Con le sue lunghe ore di sole, i pomeriggi caldi – ma non troppo afosi – e lo spettacolo cromatico dei fiori che sbocciano nei campi, non verrebbe mai da pensare che la primavera possa celare delle minacce per i nostri amici a quattro zampe.Allergie, parassiti e problemi legati alla perdita del pelo possono però toglierci questa sicurezza, mettendo a repentaglio la salute dei pet.
Ecco 5 consigli per affrontare la nuova stagione con cane e gatto in totale serenità!
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1. Curiamo il pelo con prodotti adeguati
A ogni cambio di stagione cane e gatto devono fare i conti con il fenomeno della muta del pelo, che consiste in un adeguamento del manto ai cambiamenti di stagione.
Mentre in inverno i nostri amici a quattro zampe (soprattutto alcune razze) sviluppano uno strato più folto di pelo in vista del freddo, quando le temperature aumentano avviene esattamente il contrario: il manto si sbarazza degli strati più caldi e pesanti, lasciando l’animale con un pelo più leggero.
Questo fenomeno, strettamente legato alla termoregolazione, non è doloroso ma può causare alcuni fastidi, come nodi, irritazioni cutanee o – soprattutto nel caso dei gatti – l’ingestione del pelo durante la toelettatura, che causa a sua volta la formazione di boli nel tratto gastrointestinale.
Possiamo aiutare i nostri pet a evitare queste problematiche, offrendo loro un piccolo supporto nella cura del manto. Quando la stagione della muta si avvicina e notiamo un aumento della perdita di pelo, ci basterà armarci di spazzole e pettini per canie gatti, e spazzolarli regolarmente, soprattutto in caso di esemplari a pelo lungo.
Possiamo fronteggiare i nodi più ostinati con dei cardatori, e agevolare il ricambio del pelo del cane con dei bagnetti un po’ più frequenti, utilizzando uno shampoo e un balsamo appositi. Nel caso del gatto, invece, è bene evitare questa pratica, per non sottoporlo a uno stress eccessivo. Se notiamo però colpi di tosse, vomito o difficoltà respiratorie, valutiamo con un veterinario la possibilità di somministrare loro delle pomate anti-bolo.
2. Seguiamo una terapia antiparassitaria completa
Dopo un lungo e rigido inverno, l’arrivo della primavera è sempre qualcosa da festeggiare con entusiasmo, soprattutto per chi condivide la propria vita con un animale domestico. I gatti di casa possono godere dei primi tepori sollazzandosi su terrazzi o balconi, mentre con i cani è possibile finalmente godersi lunghe passeggiate al guinzaglio all’aria aperta, senza temere pioggia o basse temperature.
La bella stagione, tuttavia, è anche quella in cui i nostri amici a quattro zampe sono più esposti alla minaccia dei parassiti. Basta anche solo frequentare il giardino di casa, per far sì che cane e gatto entrino in contatto con pulci e zecche, solitamente veicolati da altre specie animali. Questi parassiti sono responsabili della trasmissione di diverse patologie, tra cui la malattia di Lyme, la babesiosi, la bartonellosi e l’ehrlichiosi, senza contare che le uova delle pulci causano a loro volta la tenia.
Con l’aumento delle temperature e dell’umidità, inoltre, è difficile tenere a bada zanzare tigre e pappataci, che rispettivamente possono trasmettere malattie pericolose come la filariosi cardiopolmonare e la leishmaniosi.
La prima – più frequente nei cani – sopraggiunge a causa della trasmissione di un parassita tramite il morso della zanzara, che deposita le uova all’interno del corpo, compromettendo cuore e polmoni. Anche la seconda mette in pericolo molti organi vitali, causando problematiche di salute secondarie.
Per evitare tutto questo – o abbassare notevolmente il rischio di infezione – è fondamentale (non solo in primavera) consultare un veterinario per stabilire una terapia antiparassitaria adeguata. Tra i prodotti più diffusi, ci sono compresse edibili, pipette spot-on e collari per cani e pipette spot-on e collari per gatti.
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3. Prestiamo attenzione alle piante nocive
La primavera è la stagione ideale per un uscire un po’ all’aria aperta, esplorare la natura, correre e giocare. È tuttavia molto importante ricordare che anche l’ambiente esterno può mettere cane e gatto di fronte ad alcuni pericoli.
I più silenziosi e difficili da evitare sono i pollini delle graminacee e di alcuni alberi, che possono rappresentare una bella scocciatura per i soggetti allergici. L’ideale in questi casi è rivolgersi il prima possibile al veterinario, per stabilire insieme una terapia per attenuare i principali sintomi, tra cui attacchi d’asma, colpi di tosse, dermatiti, produzione di muco e lacrimazione eccessiva.
Non vanno inoltre sottovalutate anche le piante più comuni, che possono essere tossiche o nocive. Evitiamo che il cane le mastichi in passeggiata (magari colto da spirito esplorativo) e prestiamo attenzione anche ai forasacchi, delle graminacee simili a piccole spighe, che si possono infilare tra le zampe, nelle orecchie e nel naso degli animali, causando lesioni anche molto serie. Dopo una passeggiata col cane – o un giretto all’esterno fatto in autonomia dal nostro micio – spazzoliamo il nostro amico a quattro zampe con attenzione e rivolgiamoci a un esperto se notiamo sanguinamenti da naso e orecchie, colpi frequenti di tosse o altri comportamenti strani.
4. Impariamo a riconoscere (e a evitare) la processionaria
L’ambiente esterno è un mondo ricco di novità tutte da scoprire, ma anche di pericoli nascosti. Uno di questi è rappresentato da un piccolo bruco apparentemente innocuo, ma in realtà potenzialmente letale. Si tratta della processionaria.
Questo animale – caratterizzato da un corpo coperto di setole dalle striature arancioni, e lungo appena 4 cm – è molto diffuso durante il periodo primaverile soprattutto nei boschi e nei viali alberati. Lo si può riconoscere facilmente anche dalle abitudini peculiari, poiché si muove in lunghe file di esemplari (e da qui il nome processionaria), per trovare il luogo giusto per interrarsi e mutare in farfalla.
Quando questo bruco si sente minacciato (per esempio da un cane che si avvicina per curiosità), rilascia nell’aria le proprie setole, altamente urticanti, causando irritazioni molto dolorose alla pelle e alle mucose e complicazioni come difficoltà respiratorie e shock anafilattico. Se il nostro animale dovesse sfortunatamente entrare in contatto con questi animali, portarlo tempestivamente dal veterinario è fondamentale!
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5. Affrontiamo con serenità i cambiamenti comportamentali
Il cambio di stagione non si manifesta solamente attraverso cambiamenti fisici, ma può influire anche sull’umore e i comportamenti di cane e gatto, soprattutto a causa delle variazioni nelle ore di luce e nelle temperature.
Gli animali che soffrono di più il caldo, per esempio, potrebbero mostrare apatia e poca voglia di correre e giocare, mentre altri al contrario potrebbero vivere in modo energico questo periodo. Coinvolgiamo i pelosetti più pigri con attività meno impegnative, ma stimolanti, come passeggiate al mattino presto o durante la sera, quando le temperature sono più miti, oppure giochi più tranquilli, come l’interazione con i masticabili o con giochi di attivazione mentale.
Impegnamoci invece in attività più energiche con cani e gatti che hanno bisogno di muoversi di più, aumentando le passeggiate, le corse, le sessioni di gioco e fornendo stimoli sempre diversi.
Quando invece il cambio di stagione si manifesta nei tuoi amici a quattro zampe sotto forma di nervosismo, può essere una buona idea valutare l’utilizzo di prodotti comportamentali per cani o gatti, sempre sotto consiglio di un buon veterinario o di un esperto comportamentalista.
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