C’è chi sostiene che un gatto, per sua natura, non possa essere educato, e chi invece si schiera a favore dell’addestramento felino. Tuttavia, come spesso accade, la verità risiede nel mezzo. I mici hanno dimostrato un’eccellente capacità di apprendimento e – con un po’ di pazienza da parte nostra – possono imparare molto, soprattutto quando si tratta di attenuare alcuni comportamenti indesiderati. Esistono tuttavia abitudini che i gatti mantengono per istinto, e tentare di cambiarle potrebbe risultare controproducente.
Ecco 5 cose che non possiamo impedire al nostro gatto di fare, ma che possiamo indirizzare verso soluzioni più sicure per lui e per noi!
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1. Farsi le unghie
Tra i più grandi crucci di chi condivide la propria vita con un micio spicca la sua propensione a farsi le unghie per tutta casa: tappeti, poltrone, divani, ma anche mobili e pareti non sono al sicuro quando un felino è in circolazione. Ma c’è un modo per impedirlo?
Attraverso questa azione, il micio può inoltre sfogare le proprie energie in corrispondenza di uno stato emotivo intenso, motivo per cui non è insolito vederlo affilarsi gli artigli con foga quando rientriamo dopo una lunga giornata fuori casa.
Vietare tutto questo sarebbe dunque controproducente, ma è possibile trasferire questa abitudine su oggetti meno preziosi e fragili. Forniamo al micio numerose alternative, come tiragraffi classici o ad albero, verticali oppure orizzontali (come piattaforme o tappetini). Alcuni di questi modelli hanno anche delle cucce o dei giochini integrati, in modo da svolgere più funzioni.
Facciamo in modo che il micio prenda fin da subito confidenza con questi accessori, posizionando degli snack sulle piattaforme per creare delle associazioni positive, oppure strofinando sulle superfici del tiragraffi delle coperte già utilizzate, affinché assuma l’odore del gatto. Prestiamo inoltre attenzione alle abitudini di quest’ultimo, per posizionare l’oggetto in luoghi della casa che frequenta spesso. Optiamo per le zone di passaggio (vicino a porte e finestre), di riposo e nei pressi dei mobili che il gatto prende solitamente di mira.
2. Arrampicarsi e salire sui mobili
Il gatto è un animale che vive il mondo in tre dimensioni, poiché in natura la sua specie deve trovare dei punti strategici per la caccia, la difesa personale e l’esplorazione del territorio. Anche gli esemplari che vivono in casa mantengono questo istinto, motivo per cui non è affatto insolito vederli saltare su tavoli, scrivanie e mensole. Educarli a reprimere questo bisogno esplorativo è inutile e poco rispettoso del loro benessere, ma il timore che possano rompere soprammobili fragili o cacciarsi in situazioni che mettono a repentaglio la loro stessa sicurezza è del tutto comprensibile.
La soluzione non è dunque impedire al micio di salire in alto, ma creare degli spazi adeguati affinché possa farlo in sicurezza. Possiamo per esempio sgomberare alcune mensole o ripiani della libreria in modo da permettere un facile accesso al gatto, oppure permettere loro di esplorare gli scaffali degli armadi.
In quest’ultimo caso prestiamo molta attenzione a non chiudere le ante, per non intrappolare per errore l’animale all’interno. È sempre bene controllare all’interno, prima di farlo!
Oltre ai tiragraffi classici, posizioniamo in casa anche modelli ad albero, la cui struttura rialzata permette al micio di arrampicarsi, oppure possiamo arricchire l’ambiente, creando degli appositi percorsi verticali per gatti, composti da ponti, piattaforme, rampe e mensole fissate sulle pareti. Il nostro gatto ne sarà molto felice!
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3. Cacciare
Da noi visti come membri della famiglia da amare e coccolare, gli animali domestici celano in realtà un lato selvaggio e primordiale, impossibile da cancellare dal loro corredo genetico. Tra i più forti c’è quello venatorio, che porta anche il micio più timido, pacifico e pigro a trasformarsi – quando necessario – in un cacciatore feroce.
La motivazione venatoria si esprime in modo diverso a seconda delle abitudini dell’esemplare: quelli che vivono in libertà o semilibertà tendono a focalizzarla sulla caccia vera e propria, che coinvolge topi, insetti, uccelli, lucertole e altri piccoli animali. In alcuni casi questo è possibile anche per i gatti che vivono in casa, che spesso riescono ad acchiappare mosche e ragni. Questo comportamento non va assolutamente modificato, poiché fa parte della natura stessa del gatto. Nulla ci vieta di soccorrere un piccolo animaletto caduto nelle grinfie del nostro amico a quattro zampe, se vogliamo, ma non ha alcun senso modificare questo comportamento felino né tanto meno punire il gatto se lo si trova intento a cacciare.
Anche in questo caso l’istinto venatorio può essere sfogato attraverso delle ottime alternative, in primis il gioco. Prendiamoci del tempo durante la giornata per interagire con il nostro pelosetto, utilizzando delle palline o dei topini di pezza, oppure usando delle cannette dotate di pupazzetto o piume per simulare la fuga o il volo della preda. Questa attività gioverà alla salute psico-fisica del micio, nonché alla relazione che si è stabilita tra noi e lui.
4. Nascondersi e rovistare
Cacciatori pazienti ed esploratori curiosi, i mici adorano indagare gli ambienti, soprattutto quelli sconosciuti o che nascondono delle piccole novità da scoprire, motivo per cui tra le loro abitudini più radicate c’è quella di infilarsi in luoghi angusti come scatole e cassetti, o di curiosare dietro i mobili o sotto il letto.
Nella gran parte dei casi questo avviene per gioco, o comunque per soddisfare una motivazione esplorativa. Impedire al gatto di farlo significa sostanzialmente impedirgli di essere se stesso. Possiamo però rendere inaccessibili i luoghi che riteniamo rischiosi, per esempio dove sono situati oggetti pericolanti o fragili, oppure anfratti che nascondono cavi elettrici, che potrebbero rappresentare un problema se mordicchiati. Rendiamo invece disponibili i luoghi sicuri, nascondendo snack e giochini all’interno di scatole o sotto i tappeti per stimolare il micio alla ricerca di queste risorse, e lasciamolo rovistare nei luoghi che non contengono materiale pericoloso.
In alcuni casi però la ricerca di un nascondiglio può essere sintomo di altro: la voglia di rilassarsi alla larga da rumori molesti (soprattutto quando in casa entrano sconosciuti, bambini o cani), oppure uno stato di paura, stress o malessere fisico. In quest’ultimo caso è importante prestare attenzione ai comportamenti del gatto e rivolgersi prontamente a un veterinario o un comportamentalista esperto, per scongiurare motivazioni mediche o psicologiche.
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5. Correre per casa
A volte ai bambini si insegna – o meglio, si tenta di insegnare – che correre per casa è rischioso, sia per la loro salute sia per quella di mobili e decorazioni. Fare lo stesso con un gatto non è solo complesso, ma anche piuttosto inutile, dato che è nella natura stessa di questo animale sfogare le energie accumulate attraverso l’attività motoria, a maggior ragione se l’esemplare trascorre molto tempo in casa.
Tendenzialmente il micio corre per acchiappare dei giochini o un altro gatto con cui condivide l’abitazione, ma ci sono delle situazioni particolari in cui lo scatto avviene all’improvviso e senza un apparente motivo. Fenomeni come questi sono talmente frequenti che hanno persino un nome: zoomies!
La spiegazione più semplice è legata ai boost di energia che di tanto in tanto in tanto colgono questi animali, specialmente al crepuscolo o all’alba, momenti del giorno in cui per istinto si attivano per la caccia. Si tratta dunque di un comportamento del tutto normale, che non può essere frenato, quanto piuttosto modulato con sessioni di gioco intense durante il giorno (almeno due volte, una decina di minuti l’una) e ignorato quando avviene al mattino, per non rafforzare l’abitudine.
Anche in questo caso però potrebbero esserci altre motivazioni alla base degli scatti, come un problema di parassiti, da indagare con un veterinario e da trattare con appositi antiparassitari per gatti, o una problematica psico-fisica che si chiama iperestesia felina, accompagnata solitamente da piccoli scatti del pelo, in corrispondenza della schiena. Anche questo va indagato con un veterinario o un comportamentalista, per ridurre lo stato di stress che amplifica i sintomi.
C’è un’altra cosa che non puoi impedire al tuo gatto di fare: amare i prodotti Giulius! Vieni in negozio o esplora lo shop online, per scoprire gli sconti su cibo e accessori!
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