Non c’è mensola che non possa raggiungere, non c’è pallina che non rincorra, non c’è umano che non conquisti!
L’eroe a quattro zampe di oggi è il gatto Bengala, un felino dall’indole a tratti dolce e a tratti selvaggia che vi conquisterà al primo sguardo!
Nato il secolo scorso da tentativi medici non troppo riusciti, il Bengala è un compagno di vita eccezionale, noto per la bellezza del suo manto maculato e per la sua spiccata intelligenza!
Le origini selvagge del gatto Bengala
Per conoscere la nascita della razza Bengala basterà fare un piccolo salto nel passato, circa alla metà degli anni ’50 del 1900.
I primi tentativi vanno attribuiti a Joan Sudgen, una studiosa di genetica statunitense che ha deciso di incrociare un gatto domestico con un esemplare di gatto leopardo, un felino selvatico diffuso soprattutto in Asia. Questo primo incrocio ha conservato molte caratteristiche fisiche dell’esemplare selvatico, come il mantello maculato, il muso sottile e il corpo slanciato.
Dei passi avanti nello studio dell’incrocio sono stati successivamente compiuti dall’Università della California – in particolare dal dottor Centerwall – che ha individuato nel gatto leopardo l’immunità alla leucemia felina, particolarmente pericolosa per i gatti domestici. Questa intuizione poteva essere la chiave di volta per debellare la malattia.
Gli incroci compiuti a questo scopo non hanno dato i risultati sperati, ma i tentativi hanno portato alla nascita della razza Bengala, riconosciuta ufficialmente nel 1991.
Con il tempo gli esemplari nati dalla riproduzione tra specie diverse si sono rivelati via via più docili e simili a un gatto domestico, sebbene nella razza siano rimaste alcune caratteristiche più “indomite”.
Come riconoscere un Bengala? Occhio alle macchie!
Il gatto Bengala ha un fascino esotico a cui è impossibile resistere. Ma come si riconosce la razza dagli esemplari simili? Il segreto risiede nell’osservazione attenta del pelo, elemento che rende davvero unico questo meraviglioso gatto a pelo corto.
Il manto del Bengala è liscio e setoso e ne esistono diverse varietà di colore e di pattern: il Marbled (marmorizzato) e lo Spotted (maculato) e si distingue tra bicolor e tricolor detto “varietà a rosetta”. Esso può presentare delle sporadiche striature scure, ma sono le macchie il dettaglio più importante per classificare la razza: nere oppure marroni, devono essere ben definite e ricordano quelle dei più noti felini selvatici, a cui si deve questo affascinante tratto genetico.
Le sorprese non finiscono però qui, poiché la particolare conformazione del mantello fa sì che il manto di alcuni esemplari sembri brillare alla luce. Questo fenomeno riflettente è possibile grazie all’effetto glitter presente sull’estremità dei peli.
Anche il corpo del gatto Bengala è rilevante per il riconoscimento: lungo e slanciato, ma anche muscoloso, è calibrato alla perfezione per permettere all’animale di compiere grandi balzi e di arrampicarsi ovunque. I maschi raggiungono in età adulta il peso di 5-7 kg, mentre le femmine si mantengono in media attorno ai 4 kg.
La testa è invece piuttosto piccola rispetto al corpo, caratterizzata da una forma leggermente triangolare e dotata di striature scure, di orecchie larghe alla base e arrotondate verso la punta e di occhi grandi e dalla forma ovale.
Altri elementi di cui tenere conto sono la coda, arrotondata in punta e tendenzialmente abbassata, e le zampe posteriori più lunghe delle anteriori.
Carattere del gatto bengala: dolce ed energetico!
Pur essendo un gatto domestico a tutti gli effetti, il gatto Bengala non può ignorare la propria origine selvaggia. Siamo di fronte a un gatto docile, ma anche a un felino che adora l’avventura. Esploratore nato, il Bengala trasforma la casa nella propria giungla e ne va alla scoperta giorno dopo giorno!
Per garantirgli una vita felice dovremmo permettergli di esplorare le aree più alte della casa, come le mensole e i mobili. Può essere una buona idea sistemare una cuccetta o un cuscino in una zona rialzata, montare un’amaca o acquistare una struttura che il micio possa sfruttare per sfogare il proprio implacabile istinto di arrampicatore. Per un gatto così attivo per esempio è assolutamente indispensabile avere a disposizione in casa un albero Tiragraffi alto e molto robusto!
Va tenuto conto però anche della sua vena predatoria, ereditata dai parenti più lontani e selvatici. Il Bengala è un grande estimatore dei giochi da rincorrere, agguantare e mordicchiare, come palline o topini.
Pur essendo indipendente, non ama stare da solo. Se passiamo molto tempo fuori casa possiamo procurare al pet un po’ di compagnia, come un altro gattino o un cane, con cui – se preventivamente abituato – riesce per indole ad andare d’accordo. In alternativa ricordiamoci di mettere a sua disposizione molti passatempi sicuri da fare in casa e se lo abituiamo si può portare tranquillamente con guinzaglio e pettorina ad esplorare il mondo fuori.
Il Bengala è pieno di sorprese. Ignorando i luoghi comuni sui gatti, questa razza tende ad apprezzare molto l’acqua, elemento dal fascino irresistibile. Le docce e i rubinetti sono fonte di grande interesse per questo micio, nonché un’occasione per andare in esplorazione dentro casa!
Le cure e le attenzioni principali da dedicare al bengala
Il Bengala è un gatto robusto e resistente. Non è tuttavia privo di alcune malattie genetiche.
Tra i problemi a trasmissione genetica di questa razza ci sono la carenza di piruvato chinasi eritrocitaria, una malattia che distrugge i globuli rossi e causa anemia e l’atrofia della retina, un problema che porta gradualmente alla cecità. Più pericolose sono la cardiomiopatia ipertrofica (HCM) e la PKD (malattia del rene policistico) perché possono portare alla morte.
Per questo è importante rivolgersi a un allevamento serio e certificato che garantisca esclusivamente l’accoppiamento tra esemplari sani.
In generale però, il Bengala necessita di poche attenzioni. Il manto setoso non richiede una cura specifica oltre alla regolare spazzolatura, ma per mantenere il pelo sempre liscio e sano è importante basare l’alimentazione su ingredienti sani e di qualità.
È bene inoltre utilizzare degli integratori per il benessere del manto.
Il Bengala è un animale attivo e giocherellone, solitamente sempre in movimento, ma con a un intestino delicato e uno stomaco molto sensibile. Per lui è dunque necessaria una dieta ricca di proteine della carne e possibilmente grain free. Parliamo con il nostro veterinario di fiducia per stabilire una dieta basata su queste necessità e scegliamo per il nostro pelosetto un’alimentazione secca e umida per gatti adeguata, approfittando delle interessanti offerte sui prodotti Hill’s Science Plan e Natural Code.
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Si ringrazia per la consulenza sulla razza e le magnifiche foto: l’allevamento di gatti bengala @BENGLAMUR