In presenza di un cane o di un gatto abbiamo molto chiaro il concetto di felicità. Questo per quanto riguarda la nostra serenità. Cosa pensiamo invece della felicità dei nostri pelosetti? La domanda da cui partiamo è: cosa possiamo fare noi per rendere felice il nostro cane? La risposta sembra molto semplice, ma il passaggio tra considerare un cane un soggetto e non un oggetto è molto labile.
Partiamo dal presupposto che il rapporto con Fido sia soprattutto mentale: “think dog” si potrebbe dire. Abbiamo mai pensato con la testa di un cane? Difficile perché al momento il nostro animale deve fare la guardia, deve accompagnare il gregge e affiancarci nella caccia. Bisogni nostri che vengono proiettati su di lui. Siamo davvero sicuri che tutto questo piaccia ai nostri amici? Probabilmente l’unica cosa che vorrà fare Fido è starci accanto ed assecondare i nostri desideri ( mettendo in ombra i propri).
Parliamo dei negozi: tutta questa lotta per far entrare i cani nei punti vendita, perché siamo sicurai che al pelosetto piaccia stare in mezzo alla confusione e annusare odori di altri cani che potrebbero costituire un pericolo di scontro. Arriviamo al punto: costruire un rapporto bilanciato a livello cane, mettendoci come suo pari e guardando il mondo con i suoi occhi. Se a noi sembra logico che a lui piaccia giocare in casa con la stessa pallina di sempre, ci sbagliamo, perché Fido non vuole altro che uscire con noi, ma non in un negozio, correre con noi, giocare con noi, vivere con noi.
Parliamo del parco: vedere il pelosetto lanciarsi in una pozzanghera ci fa subito dire NO, ma il cane non sarebbe tale se non si rotolasse nel fango.
Si chiamano “codici di gioia pelosa” quelli che ci fanno pensare che Fido sia realmente contento. Le nostre case, così come i centri commerciali sono prive di odori “naturali” perché coperti dai detersivi . Proviamo a portare il cane in un parco ( con foglie, terra, natura vera) e ci accorgeremo della sua gioia nell’annusare quei luoghi privi di intervento umano.
Ora abbiamo realmente capito la differenza tra felicità umana e felicità “pelosa”. Cominciamo subito e vedremo con gioia gli effetti sul nostro amico a 4 zampe.