Il lavoro smart eseguito da casa sta aumentando in alta percentuale in tutta Italia. Ci sono dei lati positivi, ma in questo articolo ne vedremo di altri negativi. Senza regole non saremo in grado di gestire autonomamente i compiti assegnati nel tempo prestabilito e ci sentiremo frustrati e e fuori luogo. A rendere ancora più difficile la faccenda è la presenza di un cane o di un gatto in casa con noi. Teniamo presente che i nostri pelosetti faranno di tutto per attrarre la nostra attenzione e se non avessimo un’organizzazione più che perfetta, vincerebbero senza problemi. Se pensiamo che i gatti rimangano autonomi, ci sbagliamo, perché a loro piace moltissimo “covare” gli oggetti, specialmente quelli che stanno utilizzando i loro padroncini. Qui di seguito qualche consiglio utile per evitare che il nostro amico a 4 zampe diventi il proprietario della nostra giornata:
- Evitiamo che il nostro cane o gatto rimangano nella stessa stanza con noi. Ritagliamoci dei momenti liberi per loro (e per noi) non facendoci prendere dai sensi di colpa.
- Riempiamo la stanza di idee e giochi per i pelosetti in modo da non farci diventare il loro punto di riferimento. Un animale annoiato può essere deleterio: Gli verrebbe la tentazione di mordere e mangiucchiare oggetti cercando di attrarre la nostra attenzione.
- Sostituiamo la chiacchierata con il collega o il post su FB con una micro passeggiatina e interazione con Fido e Micia. Sarà decisamente più salutare e positiva.
- Parola d’ordine “flessibilità”. Passare dalle 8 ore fisse in ufficio alle 8 ore a casa potrebbe portarci ad evadere troppo dalla routine. Cerchiamo di essere flessibili, ma con le giuste accortezze. Mai passare intere giornate con il pigiama e litri di caffè davanti. Non focalizziamoci sui compiti casalinghi ( questa è una caratteristica molto femminile). Ci saranno dei momenti di focus sul lavoro e altri di pausa tra un compito e l’altro. Nessuno dei due momenti ci deve affliggere.
Un atteggiamento errato è quello di riempire fido o micia con snack per cercare di distrarli. Otterremmo l’effetto contrario. I pelosetti non si accontenterebbero di un premio, ma tenterebbero di attrarre la nostra attenzione in modo costante.
Ricordiamoci (specialmente se si trattasse di un cane), che i capobranco siamo noi. Quindi è vietato mostrarsi deboli o troppo permissivi.