Ecco i principali metodi per combattere i parassiti del cane e del gatto!
Con l’approssimarsi della primavera anche gli animali domestici cominciano a sentire la necessità di passare più tempo all’aperto. I nostri amici a quattro zampe beneficiano delle giornate di sole e del tepore della nuova stagione, ma i rischi sono sempre in agguato.
I parassiti del cane e del gatto potrebbero rovinare anche la giornata più bella, ma è possibile combatterli con metodi efficaci!
Tornano i parassiti!
I parassiti del cane e del gatto non sono solo una scocciatura, ma rappresentano un potenziale rischio sanitario. Per questo motivo è molto importante essere preparati sui migliori metodi in commercio per proteggere il pet.
Gli esseri nocivi sono molti: pulci e zecche sono probabilmente i più comuni, ma non per questo va sottovalutata la loro pericolosità. Sono infatti in grado di trasmettere malattie come la Borreliosi, la Babesiosi, la Bartonellosi e l’Ehrlichiosi – alcune di esse fatali nei casi più gravi – nonché di portare alla diffusione di parassiti intestinali, come la nota tenia.
Tra le più grandi preoccupazioni dei possessori di animali domestici spiccano inoltre la zanzara tigre e i flebotomi. La prima può diffondere la Dirofilaria, un parassita che attacca l’apparato cardiovascolare e respiratorio, mentre i secondi veicolano la Leishmania infantum, potenzialmente fatale per il cane.
È importante non farsi prendere dal panico di fronte a questa infinita varietà di parassiti: le soluzioni ci sono, è solo necessario scegliere la più adatta.
Gli effetti collaterali sono poco frequenti, ma in caso di reazioni allergiche è importante contattare subito il veterinario.
Parassiti del cane e del gatto: le pipette
Tra i metodi più diffusi nella lotta contro i parassiti del cane e del gatto ci sono le pipette spot-on. Il loro funzionamento è molto semplice: si applicano direttamente sulla pelle dell’animale, in una zona non facilmente raggiungibile dal pet, e si diffondono autonomamente in tutto il corpo. L’area migliore è solitamente quella tra le scapole.
Le pipette sono monouso e hanno una durata complessiva di tre o quattro settimane. Durante questo periodo svolgono un’azione repellente che protegge l’animale dall’attacco dei parassiti indicati sul foglietto illustrativo.
Il contatto con l’acqua non annulla l’effetto delle pipette, ma è consigliato aspettare qualche giorno prima di un eventuale bagnetto, per non rischiare una diminuzione delle prestazioni dell’antiparassitario.
Nonostante la semplicità d’uso, è sempre consigliato rivolgersi al veterinario prima di applicare il prodotto sull’animale. Ci possono infatti essere controindicazioni che è bene discutere con un esperto.
Dalla razza e dalla costituzione del proprio animale dipendono spesso il dosaggio e il tipo di fialetta da acquistare, mentre è fondamentale avere ben presente quali pipette spot-on possono essere utilizzate sui cani e quali anche sui gatti. Alcuni articoli possono provocare danni anche gravi se applicati sull’esemplare sbagliato, per via di certi principi attivi tossici per i felini.
I collari antiparassitari
Un altro sistema molto noto è il collare antiparassitario per cani e per gatti, solitamente utilizzato per combattere l’attacco di pulci, zecche, flebotomi, zanzare, mosche cavalline e pidocchi.
Il collare è un metodo ancora più semplice da utilizzare rispetto alle pipette spot-on, poiché deve semplicemente essere messo al collo dell’animale per esercitare un’azione repellente di lunga durata, da un minimo di quattro mesi a un massimo di otto, a seconda del prodotto.
Gli articoli in commercio sono regolabili in base alla taglia dell’animale, ma non tutti gli esemplari lo possono utilizzare: è bene evitarlo in caso di cuccioli di età inferiore ai due mesi.
Il collare antiparassitario non è tuttavia privo di difetti. Sebbene questi articoli siano progettati per essere sicuri, le sostanze chimiche in essi contenute potrebbero rappresentare un modesto pericolo tossicologico per chi vi entra in contatto. È importante tenere i bambini lontani e fare in modo che l’animale non riposi nel nostro letto.
L’efficacia di alcuni prodotti, infine, può essere più bassa nelle zone del corpo lontane dal collare.
Le compresse
Le numerose soluzioni contro i parassiti del cane e del gatto includono anche i farmaci ad assunzione orale. Le compresse non sono solitamente caratterizzate da un’azione repellente, come avviene per le pipette e il collare. Non impediscono dunque gli attacchi, nè la proliferazione delle larve, ma uccidono i parassiti dopo il morso o la puntura. Ciò significa che non sono in grado di escludere completamente il rischio di diffusione di malattie.
Le compresse sono efficaci contro zecche, pulci e acari, ma alcune pasticche possono essere utili anche nella lotta contro zanzare e flebotomi. Questi particolari prodotti hanno un’azione retroattiva, sono dunque pensati per combattere le conseguenze di un’eventuale puntura entro un mese dal contatto con ambienti a rischio.
Le compresse possono essere utilizzate a partire dalle otto settimane di vita del cucciolo, oppure su animali dal peso minimo di 1,3-2 kg. Gli aromi impiegati nella loro realizzazione le rendono inoltre particolarmente appetibili per gli animali.
Anche in questo caso è molto importante rivolgersi a un veterinario per conoscere cointroindicazioni e dettagli per una corretta somministrazione.
I prodotti repellenti: spray e shampoo
Ai prodotti farmaceutici si affiancano altri metodi, meno efficaci, ma comunque interessanti da utilizzare in aggiunta a sistemi più mirati.
Gli shampoo vanno utilizzati sul pelo dell’animale per eliminare la presenza di pulci, zecche, acari e pidocchi e abbassare i rischi da essi rappresentati. Alcuni prodotti sono in grado di assicurare una protezione successiva al lavaggio, ma in linea di massima lo shampoo antiparassitario per cani e per gatti non può essere considerato un metodo di lunga durata.
Una certa cautela va impiegata con gli spray. La loro funzione è efficace soprattutto negli ambienti, per l’eliminazione di parassiti e larve, ma in alcuni casi è prevista l’applicazione anche sul pelo del cane e del gatto, per una protezione di circa una settimana.
Gli spray sono tuttavia caratterizzati da una certa tossicità. Durante l’utilizzo è fondamentale proteggere occhi, naso e bocca dell’animale. Data la bassa efficacia nel tempo, allo spray si preferiscono altri prodotti antiparassitari, sotto consiglio del veterinario, mentre è bene ricordare che la prevenzione avviene in primo luogo tramite la pulizia del pet e degli ambienti in cui vive.
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