Il nome scientifico del furetto domestico è Mustela putorius furo, che letteralmente significa “ladro maleodorante”. Da cosa deriva questo suo appellativo? È “ladro” perché ha un’attitudine particolare a rubare e nascondere il cibo di cui è ghiotto ed è “maleodorante” perché dotato di ghiandole sebacee che gli conferiscono un odore quasi selvatico, a cui però si può porre rimedio grazie ad un’igiene costante. Nonostante queste caratteristiche, il furetto è un animale molto ambito nelle case italiane, principalmente per il suo carattere allegro e gioviale. Ama il contatto con le persone e si trova molto bene con i bambini, con cui passa molte ore della giornata. Tuttavia, in questi momenti di gioco, è importante la supervisione di un adulto. È un animaletto molto curioso e appena arriva in un ambiente nuovo va in vera e propria avanscoperta, osservando con attenzione spazi e comportamenti. Il furetto in casa si comporta come un gatto, sporca nella lettiera, si diverte con i giocattoli e mangia nella sua ciotola. Nel momento in cui entra in casa è importante addomesticarlo a dovere anche perché, se stressato, può mordere. Per questo motivo è sempre bene insegnare ai bambini ad avere rispetto per il piccolo animale e per i suoi bisogni fisiologici. Ci si innamora facilmente del piccolo e del suo carattere allegro e socievole; il furetto va curato e accudito come qualsiasi altro animale domestico perché, in caso contrario, potrebbe avere dei problemi di salute e anche combinare dei guai casalinghi!
Prima di acquistare un furetto è bene sapere che il piccolo non può essere lasciato da solo e che la sua cura prevede tempo e pazienza. In ogni caso, è importante consultare un veterinario per ricevere tutte le informazioni necessarie.