La coda, specchio delle emozioni
La coda è uno degli principali elementi che caratterizzano il linguaggio del corpo del gatto. Ai felini questa parte serve soprattutto per il mantenimento dell’equilibrio, ma ha anche un’importante funzione comunicativa. Una coda in alto è indice di buon umore, tanto più se la punta è arcuata o se presenta una forma simile a un punto di domanda. Se il micio avanza nella nostra direzione con una coda in questa posizione o vibrante, significa che è emozionato o felice di vederci. Una coda dritta e parallela al corpo indica un atteggiamento interessato, ma vigile, mentre il gatto mostra preoccupazione quando è abbassata. Se questa parte del corpo è rilassata, il nostro micio può semplicemente manifestare tranquillità, ma se la coda è tesa, qualcosa turba l’animale o lo rende particolarmente attento, come durante un agguato o in presenza di una preda. Il movimento frenetico della coda, una forma arricciata o una coda tra le gambe sono segni di un atteggiamento allarmato o aggressivo. Lo stato del manto può essere significativo tanto quanto i movimenti del corpo: una coda dal pelo ingrossato rispecchia la paura e ha il compito di mettere in guardia eventuali nemici o minacce.Il linguaggio del corpo del gatto: la testa

Il corpo e i comportamenti del gatto
Il linguaggio del corpo del gatto, con tutta la sua gamma di atteggiamenti e posizioni, viene utilizzato dall’animale per dichiarare il proprio umore e il proprio status. Il gatto mostra disagio e paura rannicchiandosi o abbassando il corpo. Rotolare sulla schiena e mettere in mostra il ventre, area molto vulnerabile, è invece un modo per manifestare la resa di fronte a un altro esemplare più forte o autorevole oppure una sottomissione giocosa nei nostri confronti. Molti confondono l’esposizione della pancia con il desiderio di ottenere carezze, quando in realtà il gatto non ama particolarmente il contatto fisico sul ventre. Una schiena arcuata e un corpo il più possibile eretto sono invece segnali di aggressività. La cosiddetta “gobba” è un segnale inequivocabile per i rivali: il gatto inarca la schiena, gonfia il pelo e fa di tutto per mostrarsi più massiccio di quanto in realtà non sia, per sottolineare la propria forza, il proprio dominio su un territorio o per evitare uno scontro. Se questo tentativo non andasse a buon fine e il gatto si sentisse particolarmente minacciato, questo potrebbe essere il preludio di un attacco. Di fronte ad atteggiamenti simili, conoscere il linguaggio del corpo del gatto ci può aiutare a capire che è importante dare al micio il tempo di calmarsi, prima di avvicinarci a lui. Non c’è invece da preoccuparsi quando le pose d’agguato e gli attacchi si svolgono nel corso di una normale sessione ludica. Un gatto che gioca è un gatto sano e felice. Il linguaggio del corpo non serve al nostro micio solo per manifestare una situazione di stress, ma anche per mostrare affetto nei nostri confronti. Il cosiddetto rolling avviene quando la pelle della schiena produce un movimento ondulatorio e indica il desiderio di farsi accarezzare e coccolare. Legato alle coccole è anche l’atto di “impastare” quando il gatto riposa o si trova tra le nostre braccia.Miagolii e vocalizzi: mille modi per comunicare
