Gli animali appena nati esercitano su di noi un fascino particolare e fanno leva sul nostro istinto protettivo. Come possiamo resistere di fronte al loro adorabile musetto e ai loro movimenti goffi? Anche se il nostro primo impulso sarebbe quello di adottarli e riempirli di coccole dobbiamo però tenere conto di un importante fattore: sono pronti per lasciare la loro mamma?
Gli animali, proprio come gli esseri umani, seguono determinati processi di sviluppo che li portano gradualmente a raggiungere l’indipendenza. Una di queste fasi è lo svezzamento, che segna il passaggio dall’alimentazione materna a quella autonoma.
Ecco come funziona lo svezzamento dei cuccioli di gatto!
Perché lo svezzamento è tanto importante?
L’opinione comune considera lo svezzamento una fase fondamentale per l’alimentazione del cucciolo. In realtà esso è cruciale anche per gli atteggiamenti sociali del piccolo.
Durante i primi mesi di vita un esemplare non assorbe dalla madre solo i nutrimenti necessari alla crescita, ma apprende anche una serie di comportamenti che gli permetteranno di adattarsi al mondo. Osservando i comportamenti materni i micetti imparano a utilizzare la ciotola, a fare i bisogni e a interagire con gli altri esemplari tramite il gioco.
Per questo motivo separare prematuramente il cucciolo dalla madre è un errore che può creare in lui un trauma e compromettere il suo sviluppo fisico e comportamentale. Se desideriamo adottare un gattino o darlo in affidamento assicuriamoci che prima sia stato adeguatamente svezzato!
Ogni esemplare raggiunge l’indipendenza in tempi diversi, ma in linea di massima un micetto si può considerare svezzato attorno alle 8 settimane di età. Affinché la separazione dalla madre avvenga in modo corretto e graduale è bene attendere ancora un po’ prima che essa avvenga, ossia quando il gattino ha raggiunto circa i tre mesi di vita ed è autonomo.
Come avviene lo svezzamento dei gattini?
Per un gattino appena nato il latte e le coccole della mamma sono la cosa migliore del mondo. Il latte materno, dapprima ricco di colostro e in seguito di importanti elementi nutritivi, fornisce numerose sostanze utili per lo sviluppo delle difese immunitarie.
Attorno alle 3-4 settimane di vita arriva per ogni gattino il momento di crescere e di esplorare il mondo!
In natura lo svezzamento viene gestito dalla madre. Man mano che i piccoli cominciano a dimostrare curiosità verso il cibo da lei assunto la sua produzione di latte diminuisce. Nello stesso periodo ai cuccioli spuntano anche i primi dentini, che rendono sempre più sporadiche le poppate.
Anche in appartamento il nostro ruolo deve essere marginale, a meno che non ci troviamo a dover accudire un gattino rimasto senza mamma. In casa possiamo comunque aiutare la gatta nello svezzamento, mettendo a disposizione tutto ciò di cui i cuccioli hanno bisogno, rivolgendoci al nostro veterinario di fiducia per ottenere informazioni utili su alimenti e dosi.
All’inizio dello svezzamento allontaniamo per qualche ora al giorno i gattini dalla mamma. Permettiamo loro di giocare ed esplorare una zona sicura della casa in cui sono presenti le ciotole del cibo e dell’acqua. In questo contesto i micetti potranno interagire con i nuovi alimenti.
Nella ciotola prepariamo cibi morbidi e facili da mangiare, come crocchette inumidite nell’acqua o nel brodo non salato, apposite pappette per cuccioli, qualche verdura cotta o yogurt bianco al naturale, utile al mantenimento della flora intestinale. Possiamo ammorbidire il cibo anche nel latte, a patto che sia esclusivamente di capra, più digeribile rispetto a quello vaccino.
Un consulto con il veterinario può essere utile per valutare la possibilità di integrare con alimenti più proteici o ricchi di calcio e vitamine, importanti per la crescita del gatto. I pesci più grassi e le interiora crude, per esempio, contengono molta taurina (presente anche nei croccantini), per questo potrebbe essere saggio inserirli nella dieta su consiglio di un esperto.
Gli intervalli dei pasti dovranno essere simili a quelli previsti dall’alimentazione materna, ogni 2-3 ore circa. In seguito, verso il raggiungimento dei due mesi di vita, i pasti possono avvenire ogni 6 ore, mentre più avanti il cibo può essere somministrato tre volte al giorno. Nelle fasi iniziali è cruciale non forzare il micetto a mangiare, ma avvicinare piuttosto un dito sporco di cibo alla sua bocca per invogliarlo.
Quando lo svezzamento è avvenuto i gattini non sono ancora pronti ad allontanarsi dalla mamma, che deve concludere l’allattamento per non sviluppare mastiti. L’abbandono totale del latte avviene in modo graduale, mentre una separazione troppo brusca può comportare episodi depressivi nella gatta.
In età di sviluppo è importante continuare a fornire al micetto cibi secchi e alimenti umidi per cuccioli di alta qualità.
Come possiamo comportarci con un gattino orfano?
Di fronte a un cucciolo ancora non svezzato un intervento tempestivo è fondamentale!
La scelta più saggia è chiedere assistenza a un veterinario esperto, che affidi il piccolo a una balia (una gatta in fase di allattamento in grado di accudirlo) o che consigli i prodotti migliori per lo svezzamento sostitutivo.
Poiché un gattino ha bisogno di mangiare molto frequentemente potremmo non avere il tempo di affidarci a un esperto. Un sistema più rapido consiste nel recarci presso un negozio per animali e acquistare appositi prodotti per lo svezzamento, che fungano da surrogati del latte materno. Se la situazione richiede un intervento ancora più tempestivo facciamo un composto di latte di capra e tuorlo d’uovo, da somministrata al micetto tramite una pipetta o una siringa priva di ago. Durante il pasto teniamo l’animale a pancia in giù per evitare soffocamenti. Le quantità di cibo sono piccole, ma fondamentali per il corretto sviluppo corporeo del gatto.
Dopo il pasto è nostro dovere simulare le cure di mamma gatta, che normalmente lava le aree ano-genitali del piccolo per stimolare la produzione di feci e di urina. Imitiamo questo passaggio fondamentale sfregando la zona con un panno umido e tiepido.
Verso le 3-4 settimane di vita il gattino sarà pronto per mangiare anche qualche alimento solido, come avviene per le normali fasi di svezzamento!
Qualunque sia il nostro ruolo nella vita del gattino, aiutiamolo a completare uno svezzamento naturale e graduale, per assicurare il benessere psico-fisico a lui e a mamma gatta!
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