Quando Fido si ammala in genere ci concentriamo sulla sua terapia farmacologica, e, nei casi più gravi chirurgica, dimenticandoci che anche l’aspetto dell’alimentazione è un fattore importante per la sua salute. La dieta del pelosetto è senza dubbio un elemento importante che non va trascurato, in quanto molto spesso un animale affetto da una malattia sviluppa delle carenze alimentari, in quanto non assume le adeguate quantità di cibo.
Fornire al nostro amico a quattro zampe un’alimentazione mirata ed adeguata è un modo per accelerare la sua guarigione, potenziare l’effetto dei farmaci e rafforzare il sistema immunitario. Proprio come per noi, anche per i nostri amici una sana dieta contribuisce ad un livello di benessere maggiore. Prima di intraprendere una dieta mirata, è sempre necessario consultare il veterinario. Questi valuterà se la perdita di peso del cane è determinata da una scorretta alimentazione e, tramite le analisi del sangue, potrà rendersi conto di quale sia lo stato di nutrizione del pelosetto. Attraverso le indagini, il medico andrà ad esaminare la concentrazione delle albumine, particolari proteine che, in basso numero, possono indicare che l’animale è denutrito.
La prima cosa da fare quando Fido è malato è quella di spingerlo a mangiare spontaneamente, senza provocargli stress inutili; si rivelerà un’impresa difficile, per questo dobbiamo dedicare molto tempo al momento del pasto e non sempre possiamo permettercelo. In un primo momento, possiamo provare a mettere una piccola porzione di cibo di fronte al muso di Fido, per vedere come reagisce; se vediamo che oppone resistenza, possiamo provare a tritare la pappa della scatoletta con un po’ di acqua tiepida e somministrarla al piccolo tramite una siringa senza ago all’angolo della bocca. Sempre consultando il veterinario, prendiamo in considerazione l’ipotesi di acquistare dei farmaci che stimolano l’appetito, ma facciamo attenzione alle controindicazioni. Se Fido non ne vuole proprio sapere di mangiare e le sue condizioni sono critiche, non possiamo occuparcene da soli. In questi casi estremi, sarà il caso di rivolgerci ad una struttura competente che, con buone probabilità, procederà con la nutrizione enterale, ovvero facendo arrivare l’alimento nell’apparato digerente attraverso un tubicino inserito nel naso che scende giù fino all’esofago, facendo passare alimenti liquidi.
Ciò che un cane malato dovrebbe assumere sono gli alimenti ricchi di amminoacidi, che costituiscono la materia prima per la sintesi delle proteine, che durante la malattia vengono consumate in modo massiccio. Inoltre, gli alimenti grassi possono apportare proteine e carboidrati necessari per il recupero dalla malattia. I sali minerali ed in particolare zinco, rame, selenio, cromo e manganese sono indispensabili per la guarigione dei tessuti e la sintesi delle proteine. Prima di intraprendere qualsiasi azione però, ricordiamoci sempre di consultare il veterinario.