Il gatto è uno degli animali più autonomi e forastici che esista. Ha un suo carattere ( ci sono i coccoloni, i dispettosi e i pigroni) e ama infilarsi in situazioni buffe in quanto molto curioso per natura.
A volte dei gesti che noi riteniamo giusti per la sua educazione possono invece avere risultati opposti.
Cominciamo dal principio:
- Non a tutti i gatti piace il collare con il campanellino. Verificate il modello giusto per lui ed osservatelo mentre cammina. Se fa gesti inconsueti significa che non approva.
- Evitiamo di chiamarlo sempre con il richiamo onomatopeico ( il bacio per intenderci), perché comincerà a non associarlo a se stesso ed al suo nome. Chiamate il gatto utilizzando 2 nomi ( uno normale e uno vezzeggiativo da usare nel momento in cui vogliate premiarlo per qualcosa).
- Tutti i gatti amano giocare . A volte però sembra che a loro piaccia più fare i dispetti ( sdraiandosi sulla nostra tastiera per esempio). Non cerchiamo di farlo scendere strattonandolo e alzando la voce, perché si infastidirà e potrebbe diventare aggressivo. Provate a distrarlo andando verso la cucina e facendogli capire che avete un premio per lui.
- Non alziamo assolutamente la voce con il micio. Per i gesti azzardati che non dovrebbe fare basta un NO secco e non urlato.
- Se dovesse fare la pipì fuori dalla cassetta, è totalmente sbagliato mettergli il muso nell’urina perché non capirebbe. Indagate il perché del suo gesto e scegliete la tipologia di lettiera giusta controllando che non cerchi di mangiarla.
Il tuo gatto sarà un ottimo compagno di vita e gioco, ma andrà educato a seconda del suo carattere.
Serve tanta pazienza e tanta voglia di conoscere questo animale che ha tanto da trasmettere e condividere con il suo padroncino.