Le vacanze estive rappresentano una gradevole pausa dalla routine di tutti i giorni, un momento di relax e spensieratezza che in molti attendono tutto l’anno. Chi vive con un animale domestico, tuttavia, potrebbe sperimentare una certa preoccupazione all’idea di dover lasciare a casa il proprio pet, in parte per il timore che soffra di ansia da separazione (un problema molto comune per gli esemplari che non sono abituati a stare spesso lontani dal proprio compagno umano), in parte perché può capitare di non sapere a chi affidare l’animale durante l’assenza.
A tutto questo c’è però una soluzione: scegliere un buon pet sitter!
Vacanza estiva: portare con sé il pet oppure no?
Prima di tutto è necessario fare una valutazione: lasciare il pet a casa o portarlo con noi per le vacanze estive? Come avviene per molti altri dubbi, non c’è una risposta giusta o sbagliata, poiché esistono diversi fattori da considerare.
Il primo, il più importante, riguarda il benessere dell’animale: starebbe sereno con noi in vacanza, o per lui la partenza potrebbe rappresentare un inutile scombussolamento?
I cani e i gatti abituati a viaggiare potrebbero risentire pochissimo degli spostamenti e dell’allontanamento da casa, mentre altri potrebbero vivere il tutto con un eccessivo stress, per non parlare poi del mal d’auto, una problematica piuttosto comune anche tra i pet. Sebbene ci siano in circolazione molti prodotti comportamentali per ridurre la nausea e l’ansia, è bene prima di tutto riflettere se tutto questo sia davvero necessario.
In secondo luogo è importante tenere conto delle condizioni del luogo di destinazione: se la nostra meta prevede un clima rigido – troppo caldo o troppo freddo – oppure centri molto affollati o poco adatti a un animale domestico, potrebbe essere necessario valutare l’ipotesi di lasciare a casa il pelosetto. Quest’ultima non è tuttavia un’opzione priva di problematiche: molti esemplari potrebbero soffrire di ansia da separazione, risentire delle modifiche alla routine, oppure sviluppare una frustrazione che potrebbero sfogare con i cosiddetti “dispetti” (che però dispetti non sono, ma segnali d’allarme).
In base a questi fattori principali, dovremmo essere in grado di capire quali siano i reali bisogni del nostro pet. Se riteniamo che sia importante lasciare che continui a vivere all’interno del proprio ambiente familiare – senza sottoporlo a sconvolgimenti – è necessario rivolgerci a qualcuno che sia in grado di badare a lui nel modo giusto, come un buon pet sitter.
Chi è e cosa fa un pet sitter?
Il pet sitter è una persona fidata che tiene conto di tutti gli aspetti importanti per un animale domestico. Può assumere questo ruolo un amico o un parente, oppure un vero e proprio professionista, che agisce singolarmente o si appoggia a un’azienda. In questo secondo caso è fondamentale che abbia maturato anni d’esperienzanella gestione degli animali.
Il compito di un pet sitter è quello di assicurarsi che tutte le esigenze del pelosetto siano soddisfatte: controllare che durante la nostra assenza l’animale sia nutrito nel modo giusto (tenendo conto di eventuali necessità alimentari) e che ci sia sempre una ciotola di acqua fresca a disposizione. Si deve occupare della sua salute, facendosi carico – quando necessario – della somministrazione di farmaci e integratori.
Un buon pet sitter dedica inoltre del tempo anche all’intrattenimento di cani e gatti, permettendo loro di svagarsi con giochi da riporto, palline e topini o giochi di attivazione mentale.
Si assicura infine che il luogo nel quale il pet deve vivere durante la nostra assenza – che può essere l’ambiente domestico o un ambiente temporaneo – sia dotato di tutti i comfort e le utilità per il suo benessere.
Come scegliere un buon pet sitter e trarre il meglio dall’esperienza?
Pensare che un pet sitter sia uguale all’altro è il primo modo per rischiare una brutta esperienza. Per questo è importante iniziare a cercare in tempo il professionista più adatto a noi e alle nostre esigenze, in modo da non trovarci a ridosso della partenza senza una persona che badi ai pelosetti. La ricerca di un valido pet sitter potrebbe metterci in difficoltà, ma fortunatamente ci sono alcuni consigli universali che possiamo seguire per destreggiarci nella scelta.
- Informiamoci su quali siano i migliori pet sitter della zona. Chi si deve occupare dei nostri animali dovrebbe vivere a una distanza non eccessiva dal suo ambiente. Affidiamoci a recensioni, ricerche in rete o passaparola per trovare il professionista che fa al caso nostro, anche in base all’esperienza che ha maturato.
- Facciamo un incontro conoscitivo e prepariamo delle domande, per valutare la sua esperienza pregressa con gli animali o per capire se sia in grado di far fronte alle nostre specifiche esigenze. Possiamo in seguito coinvolgere anche il nostro amico a quattro zampe, in modo da vedere quali sono le sue reazioni. In questa fase è utile chiedere delle referenze.
- Organizziamo una prova breve, facendo sì che il pet sitter gestisca l’animale per uno o due giorni, prima della nostra partenza. Valutiamo in seguito il grado di soddisfazione dell’esperienza: se è andato tutto liscio e ci siamo trovati bene, possiamo proporre un ingaggio più lungo.
- Comunichiamo tutto ciò che è importante che il pet sitter sappia: indicazioni sull’alimentazione, sulle abitudini dell’animale, sulle necessità mediche, sulla storia clinica ed eventuali terapie in corso, nonché le modalità di somministrazione di farmaci e consigli di qualunque tipo, senza dimenticare di condividere con lui i contatti del nostro veterinario di fiducia. Se necessario utilizziamo foto e video per trasmettere più facilmente le informazioni.
- Una volta iniziata la vacanza teniamoci costantemente in contatto con il pet sitter, per chiedere notizie sulla gestione dell’animale, anche tramite foto e video. Evitiamo però di esagerare, poiché un’eccessiva preoccupazione – soprattutto se infondata – potrebbe rovinare l’esperienza del professionista e il rapporto di fiducia che si deve instaurare tra noi e lui.
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