Malgrado esistano delle differenze caratteriali ed esperienziali tra un pet e l’altro, ogni animale domestico ha bisogno di svolgere una regolare attività motoria per stare bene, sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Un tempo questa esigenza era facilmente soddisfatta: molti cani svolgevano dei lavori all’aperto assieme ai loro umani (come per esempio le razze da pastore), mentre i gatti erano abituati a scorrazzare liberi per le campagne a caccia di topi.
La modernità e l’urbanizzazione hanno tuttavia trasformato l’animale domestico in una creatura sempre più sedentaria, motivo per cui tocca a noi l’onere (ma anche il piacere) di stimolarli con vari tipi di attività motoria. Ecco 5 consigli per mantenere attivo un animale domestico!
1. Facciamo lunghe passeggiate quotidiane
Tra tutte le attività motorie che un animale può svolgere (solitamente si parla di cani, ma anche i gatti abituati al guinzaglio possono godere di questa esperienza), la passeggiata quotidiana è una delle più complete e soddisfacenti.
Non è sufficiente però accompagnare fuori casa il pet semplicemente a fare i bisogni, ma è importante che l’uscita includa una camminata di minimo mezz’ora, 2-3 volte al giorno, in un’area sicura e adeguata al suo benessere.
Parchi e prati sono il contesto ideale, ancora meglio se c’è la possibilità di trascorrere del tempo all’interno di un’apposita area di sgambamento, per unire a questa attività anche una sana socializzazione con gli altri cani.
Anche la più semplice delle passeggiate necessita tuttavia degli accessori giusti: scegliamo collare e pettorina in base alla fisicità e alle esigenze del nostro amico a quattro zampe (abbiamo approfondito l’argomento in questa semplice guida) e abituiamo il pet all’uso di questi utensili fin dalla tenera età.
Non è insolito notare una certa resistenza da parte di alcuni esemplari all’utilizzo del guinzaglio e della pettorina, con episodi che sfiorano addirittura l’attacco d’ansia.
Cerchiamo sempre di mantenere la calma in queste situazioni, evitando di mostrarci nervosi o di rimproverare l’animale. Il nostro approccio deve essere paziente e comprensivo, nonché supportato da un solido rinforzo positivo.
La vicinanza del guinzaglio deve infatti suscitare nell’animale delle sensazioni felici, perciò ricordiamo di accompagnare l’addestramento (se necessario con il supporto di un comportamentalista o di un trainer) a coccole, gratificazioni e snack. Educhiamo infine il cane a tenere un comportamento corretto in passeggiata, per la sua sicurezza e per quella del prossimo.
2. Trasformiamo l’istinto predatorio in gioco
Ancora prima che degli adorabili batuffoli di coccole, cani e gatti sono dei predatori che si sono evoluti (seppur in modo diverso) al fianco dell’uomo. Malgrado il rapporto che lega da secoli questi animali all’essere umano, essi non hanno mai perso del tutto la propria indole selvatica, che si esprime in modo diverso a seconda della razza e del singolo esemplare.Tale istinto non va soffocato, bensì veicolato attraverso l’attività fisica. Negare questa parte dell’animale significherebbe infatti snaturarlo e non prendere in considerazione i suoi bisogni.
Nel caso dei mici abituati a passare del tempo fuori casa, l’istinto predatorio può essere soddisfatto tramite la caccia, ma cani e gatti che vivono in appartamento possono sostituire l’attività venatoria con vari tipi di gioco, che spesso simulano le tipiche pratiche di caccia di questi esemplari (o dei loro antenati selvatici).
Se abbiamo a disposizione un giardino o un parco dove far correre il nostro cane, divertiamoci assieme a lui con dei giochi da riporto, mentre in casa possiamo fare in modo che si svaghi con dei giochi masticabili o motivazionali.
Anche i mici casalinghi hanno un grande bisogno di correre, saltare e arrampicarsi per sopperire alla mancanza della vita all’aperto. In primo luogo permettiamo loro di verticalizzare anche in casa con delle mensole, delle strutture verticali o dei modelli di tiragraffi sviluppati in altezza. Prendiamoci inoltre del tempo per farli giocare con palline, topini e cannette piumate, per simulare la caccia.
Non dimentichiamo però di sviluppare anche l’attività mentale, poiché anch’essa nei bisogni fondamentali di cane e gatto, come vedremo nel prossimo punto!
3. Sviluppiamo la mente, importante quanto il corpo!
Abituati come siamo a vedere cane e gatto correre e saltare per sfogare il loro istinto predatorio e venatorio attraverso il gioco, potremmo pensare che la caccia per loro sia una questione prettamente fisica. In realtà questo impulso coinvolge diverse facoltà, anche quella mentale.
Poiché in natura i predatori sono abituati a usare anche l’intelletto per procurarsi il nutrimento, nel cane e nel gatto permane (anche dopo secoli di evoluzione) la cosiddetta motivazione di ricerca, che li porta ad attivare tutti i sensi e a giungere a determinate conclusioni tramite l’attività cognitiva.
Possiamo incoraggiare questa tendenza in vario modo: nel caso dei cani (ma nulla vieta che vengano utilizzati anche dai mici) esistono in commercio molti tipi di giochi di attivazione mentale, che consistono in meccanismi e piattaforme con cui interagire per ottenere in cambio delle gratificazioni alimentari.
In alternativa si possono nascondere snack o altri bocconcini prelibati sotto ai tappeti o all’interno di scatole (o apposite snackball)per stimolare cane e gatto alla ricerca tramite il fiuto, l’osservazione o il ragionamento, in un’attività che coinvolge al tempo stesso la mente e il fisico, e permette ai pet di tenersi occupati.
4. Instauriamo una routine
Gli imprevisti fanno parte della vita – tanto quella umana quanto quella animale – ma in linea di massima si può dire che la quotidianità di un individuo sia scandita da ritmi pressoché regolari, che stabiliscono il momento in cui i bisogni primari vengono soddisfatti.
Questo equilibrio è importante soprattutto per gli animali selvatici, che – tramite una solida routine giornaliera – riescono a costruire un contesto prevedibile nel quale vivere, stabilendo così un senso di sicurezza. In natura, questa coerenza è necessaria per la ricerca di cibo, la riproduzione, la migrazione e tutte quelle pratiche che garantiscono la sopravvivenza e che si rifanno a schemi comportamentali.
Questo si può riscontrare anche negli animali domestici, che amano la routine e spesso manifestano stress in caso di cambiamenti consistenti (viaggi, trasferimenti, ferie, etc.). Se vogliamo stabilire una costanza nell’attività fisica, facciamo in modo che essa diventi una parte integrante della routine quotidiana dei nostri pet.
Determiniamo delle fasce orarie per la passeggiata e per il gioco, evitando di concentrare queste attività nel momento successivo al pasto (poiché potrebbe causare dei problemi dal punto di vista gastrointestinale) o nelle ore più calde del giorno, nei mesi estivi.
Nel caso del gatto i momenti ideali per giocare sono la mattina e la sera, poiché – in quanto animali crepuscolari – il loro istinto predatorio si attiva quando la luminosità è scarsa.
Sia per il cane che per il gatto è importante giocare circa 2-3 volte al giorno, effettuando sessioni piuttosto brevi (5-10 minuti alla volta).
5. Cerchiamo la novità
A prima vista potrebbe sembrare che questo quinto e ultimo punto entri in contrasto con il precedente. In realtà abitudinarietà e novità possono andare a braccetto se gestiti con un po’ di equilibrio.
Sebbene sia una verità incontrovertibile il fatto che i pet abbiano bisogno di una routine solida nella loro giornata, è anche vero che non sono del tutto immuni alla noia della ripetitività, in particolare nel gioco.In questo caso si parla di assuefazione, ossia di un calo di interesse causato dall’utilizzo costante dello stesso gioco (o tipologia). Al contrario, l’interesse può essere mantenuto vivo introducendo degli elementi di novità.
All’interno delle sessioni di gioco alterniamo corsa, cattura e ricerca, nonché attività fisica e intellettiva, e facciamo in modo che cane e gatto possano interagire con accessori di vario tipo, a meno che non siano proprio loro a desiderare uno specifico oggetto.
Se per esempio il nostro gatto utilizza sempre lo stesso topino e a un certo punto sembra giocare con meno foga, potrebbe essere arrivato il momento di utilizzare altri pupazzetti o piumette. Lo stesso vale per il cane, che può apprezzare giochi nuovi, ambienti mai visti dove passeggiare o correre, interazioni sociali o sessioni di agility dog (una bella attività da sperimentare insieme).
Grazie a queste novità potremmo garantire al pet la possibilità di svolgere un’attività motoria per nulla monotona, ed evitare così gli stati di noia.
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