L’adozione di un cane è una gioia immensa, ma i numerosi i dubbi che accompagnano una scelta di vita così importante possono renderla anche una grande sfida. Tra questi c’è la paura di non riuscire ad addestrare il cucciolo a fare i bisogni in un luogo adeguato. Ma è davvero un’impresa impossibile?
Ovviamente no! Bisogna però armarsi di tanta pazienza e conoscere le esigenze del pelosetto per capire come educarlo a fare i bisogni fuori!
1. Impariamo a cogliere i segnali
Non c’è una regola univoca per educare il cane a fare i bisogni fuori, perché ogni pelosetto ha le proprie necessità e abitudini. La prontezza nell’imparare può cambiare da esemplare a esemplare, ma c’è una linea comune da seguire per addestrare il pelosetto a non considerare i pavimenti di casa come il proprio bagno personale.
Prima di tutto è importante capire che per natura il cucciolo non è in grado di controllare i propri stimoli durante i primi mesi di vita, soprattutto dopo mangiato o in un momento di eccitazione.
Un cane molto piccolo fa i propri bisogni di frequente, ogni due ore circa. Man mano che cresce l’intervallo di tempo tra un bisogno e l’altro si dilata, fino a che non è in grado di resistere diverse ore senza uscire di casa. La prima regola è dunque rispettare i bisogni e i tempi del nostro cucciolo, imparando anche a cogliere i segnali che ci indicano il momento propizio per accompagnarlo fuori.
Se il piccolo abbandona di punto in bianco le proprie attività (cibo, giochi o coccole), per gironzolare e annusare il pavimento, potrebbe essere arrivato il momento di portarlo fuori. In questo modo non solo il cane riesce a capire che allo stimolo del bisogno corrisponde la necessità di uscire fuori casa, ma impara a rendere sempre più espliciti questi segnali.
È probabile che questo sistema – che si può applicare anche per l’educazione dei cani adulti – non funzioni fin da subito, ma agire appena si presenta lo stimolo è la via più facile per iniziare l’addestramento del nostro cucciolo.
2. Parole d’ordine: pazienza e atteggiamento positivo!
Soprattutto durante i primi tentativi è probabile che il cucciolo non sia in grado di trattenersi. In questo caso non facciamoci prendere dallo sconforto o dal nervosismo: di fronte a un comportamento più che naturale è importante mantenere la calma, per non spaventare il piccolo o per non confonderlo ancora di più! Non c’è alcun motivo per punirlo (per esempio sgridandolo o avvicinando il suo muso al bisogno appena fatto), poiché il rimprovero non lo aiuterà a creare un’associazione utile tra il suo errore e la nostra reazione. Possiamo piuttosto fornirgli un segnale (come un deciso “no” o un “fermo”) quando notiamo che sta per fare i bisogni in un luogo non preposto allo scopo, per poi portarlo subito all’esterno.
Se fuori casa il piccolo riuscirà a svolgere tutto correttamente, non diamo questo successo per scontato, ma premiamolo con un gustoso snack e con tante coccole, complimenti e una sessione di gioco dopo i bisognini. Solo in questo modo – secondo la teoria del rinforzo positivo – il nostro amico a quattro zampe riuscirà a capire che la casa non è l’unico luogo dove sentirsi al sicuro per andare in bagno.
Se invece all’esterno non dovesse succedere nulla, aspettiamo un po’ o riportiamolo in casa, per poi ritentare nel caso mostrasse di nuovo la necessità di fare i propri bisogni.
3. Stabiliamo una routine adeguata
Non c’è modo di abituare il cane a fare i bisogni fuori se non siamo in grado di stabilire una routine adeguata alle esigenze della sua età. Mentre un cane adulto è in grado di resistere oltre le 10 ore (senza però esagerare!), un esemplare di pochi mesi ha bisogno di uscire spesso e potrebbe necessitare di attenzioni anche più volte durante la notte.
Individuiamo degli orari prestabiliti per le uscite e manteniamo una routine il più possibile fissa, in modo che anche il pelosetto capisca quando arriva il momento di uscire. Di solito questo avviene circa ogni 2-3 ore, o in particolari istanti del giorno, appena sveglio, dopo la pappa, oppure in seguito a una sessione di gioco.
Se la necessità arriva durante le ore notturne, limitandoci ad accompagnarlo fuori e a premiarlo con snack e complimenti, ma evitando di giocare con lui, per fargli capire la differenza tra giorno e notte. Con il tempo e l’allenamento, il piccolo avrà sempre meno bisogno di uscire e sarà in grado di sviluppare una maggiore resistenza agli stimoli fisici.
Una routine non è importante solo per la buona riuscita dell’addestramento, ma è cruciale anche per facilitare fisicamente il cucciolo. Se passiamo molte ore fuori casa, assicuriamoci che ci sia qualcuno che porti fuori il pelosetto, altrimenti è naturale (se non addirittura inevitabile) che faccia i bisogni in casa!
4. Manteniamo puliti gli ambienti interni ed esterni
Anche nell’addestramento la pulizia gioca un ruolo fondamentale, sia dentro casa che all’esterno. In appartamento è importante igienizzare gli ambienti, a maggior ragione se il cucciolo tende ancora a sporcare tappeti e pavimenti.
In questo caso è bene evitare di pulire in presenza del cane per due semplici ragioni: la prima è che il cucciolo potrebbe creare un’associazione poco utile tra l’incidente e la nostra reazione, imparando così a ripetere il gesto solo per ottenere la nostra attenzione. Il secondo motivo è che abbassarsi per pulire dove il cucciolo ha sporcato potrebbe fargli confondere questo movimento con un invito al gioco.
Anche nell’addestramento la pulizia gioca un ruolo fondamentale, sia dentro casa che all’esterno. In appartamento è importante igienizzare gli ambienti, a maggior ragione se il cucciolo tende ancora a sporcare tappeti e pavimenti.
In questo caso è bene evitare di pulire in presenza del cane per due semplici ragioni: la prima è che il cucciolo potrebbe creare un’associazione poco utile tra l’incidente e la nostra reazione, imparando così a ripetere il gesto solo per ottenere la nostra attenzione. Il secondo motivo è che abbassarsi per pulire dove il cucciolo ha sporcato potrebbe fargli confondere questo movimento con un invito al gioco.
L’igiene è però importante anche all’esterno. Una volta stabilito grazie alla routine il punto ideale destinato ai bisogni, ricordiamoci di mantenerlo pulito, in modo da far vivere al cucciolo un’esperienza positiva e invogliarlo a ripeterla. Se ci troviamo invece in un luogo pubblico, come una strada, un parco o un giardino, ricordiamo di pulire sempre dove il cane ha sporcato, aiutandoci con gli appositi sacchetti usa e getta.
5. Evitiamo le soluzioni che confondono il cucciolo
In commercio esistono molti prodotti da acquistare per evitare che il cucciolo sporchi in casa, come i tappetini assorbenti, anche detti “traversine”. Per sfruttarne al meglio tutte le potenzialità è bene tuttavia non abusarne e sapere che si tratta solo di espedienti temporanei, poiché rischiano di confondere il cucciolo durante la fase d’apprendimento. Per questo alcuni educatori cinofili consigliano di limitarne l’uso a poche occasioni, per esempio quando dobbiamo uscire di casa e non possiamo affidare il cucciolo alle cure di qualcuno.
In questo caso l’ideale è creare uno spazio apposito per il cane, delimitato da un recinto spazioso, con cuccia e ciotole da un lato e il tappetino assorbente dall’altro, in modo che il cucciolo abbia uno spazio specifico per i bisogni.
Questo deve avvenire però solo in rare circostanze. Se possibile affidiamo il nostro amico a quattro zampe alle cure di una persona fidata, come un conoscente o un dog sitter. Il rischio di un utilizzo prolungato della traversina è quello di confondere le idee del cucciolo, che potrebbe non riuscire a distinguere tra questo accessorio e un normale tappeto e che dovrebbe comunque imparare a fare i propri bisogni su superfici più adeguate, come prati e terreni naturali.
Sei alla ricerca del prodotto perfetto per il tuo pet? Visita il nostro sito oppure passa da noi in negozio, per un’esperienza d’acquisto personalizzata e ricca di offerte!
Leggi anche: Passeggiata con il cane! 5 consigli per renderla perfetta