Se abbiamo un bimbo, prima o poi la fatidica domanda: “Posso avere un cucciolo?” arriva. Infatti, ogni bambino desidera un cucciolo, di cane o di gatto, tutto per sé, un po’ perché lo ha visto a casa di qualche amichetto e un po’ perché in televisione i pet compaiono con grande frequenza. Spesso i genitori fanno finta di nulla, dando delle risposte evasive, ma in realtà la soluzione migliore da prendere è quella di parlarne. La prima cosa da fare prima di dare una risposta è però quella di valutare tutti i pro e i contro dell’inserimento di un animale domestico nel contesto familiare.
Un cucciolo può rappresentare per la famiglia una meravigliosa risorsa, in grado di insegnare al bambino il senso di responsabilità, ma, in alcuni casi, può diventare un vero fardello. Tutto sta nel comportamento dei genitori. Un animale in casa comporta, infatti, un grande impegno, in quanto occorre tenerlo pulito, curare la sua alimentazione e assecondare le sue esigenze principali. Le famiglie che vivono in appartamento devono anche valutare se un cane non potrebbe avere problemi a rimanere tra quattro mura e, in alcuni casi, anche da solo per molte ore al giorno. Il fattore tempo è un elemento fondamentale da tenere in considerazione prima di rispondere alla domanda del bambino. A volte è necessario mettere da parte un hobby per avere il tempo di prendersi cura di un animale domestico. Se questo aspetto rappresenta un grande sacrificio, magari non è il momento giusto per pensare di allargare la famiglia.
Inoltre, prima di adottare un animale, andiamolo sempre a conoscere direttamente: decidere di accoglierlo in casa significa stabilire con lui un rapporto duraturo, che non permette in nessun modo separazioni. Quindi, valutiamo prima anche le caratteristiche caratteriali del pelosetto e la compatibilità che potrebbe avere con i caratteri di ogni componente della famiglia.
Prima di rispondere al bambino, prendiamoci del tempo per le giuste valutazioni, e, solo in un secondo momento, diamo una risposta ben ponderata.