Affrontiamo un argomento molto delicato che riguarda i cani guida per le persone non vedenti.
Quando si devono affrontare quotidianamente gli ostacoli della vita, con un senso prezioso in meno (la vista), quelli che vengono visti come piccole problemi, diventano enormi ed a volte insormontabili. Il primo grande problema purtroppo è quello dell’indifferenza umana che molte volte ghettizza i disabili più di quanto loro si sentano già per natura . Uno dei primi allarmi di questa ghettizzazione è il rifiuto dei cani per non vedenti negli ambienti pubblici e privati.
Il cane è il miglior amico dell’uomo, e lo è ancora di più per i non vedenti che scelgono di vedere con gli occhi di questo meraviglioso animale.
I 16 ottobre di ogni anno viene organizzata la giornata mondiale del cane guida, per sottolineare e fare luce su alcuni aspetti che in altro modo sarebbero messi all’ombra. Il rapporto tra il cane guida e il suo padrone è una vera è propria simbiosi, quindi non accettare il cane, significa in qualche maniera non riconoscere neanche il suo padrone. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche che portano gli addestratori a scegliere una determinata razza per cominciare l’addestramento:
Le razze di cane più indicate a svolgere questa mansione sono il pastore tedesco, il labrador retriever e il golden retriever perché sono pacifiche, coraggiose e con un grande senso dell’orientamento. Solitamente vengono scelte le femmine per il loro istinto materno. La misura deve essere corretta per la dimensione corporea del suo padrone.
Una volta scelta la razza, il cucciolo all’età di 10-12 mesi fino ad un anno e mezzo circa, viene dato in affidamento ad una famiglia. Dopo il periodo affidatario, il cane entra in una scuola di addestramento dove comincerà il suo percorso.
Tutte le strade dell’addestramento vengono compiute utilizzando il metodo del rinforzo positivo: si insegnano segnali come avanti, destra, sinistra e stop, e tutto quello che possa servire a rendere la vita di una persone non vedente meno difficile. Una volta addestrato, il cane è pronto a fare la prova su strada, per riconoscere quelli che possono essere i veri pericoli dettati dal traffico, semafori e persone che ci circondano. Il cane, infine, viene analizzato da un esperto per l’assicurazione per l’invalidità, dove riceverà il suo patentino.
La segnalazione di discriminazioni è importantissima, perché permette di contrastare quegli atteggiamenti sovversivi verso la persona e la sua disabilità.