Si è soliti dire che i sogni sono desideri, ma in realtà sono molto di più! Grazie a essi l’attività cerebrale si intensifica, e a giovarne sono la memoria e la psiche, con un rafforzamento della capacità di archiviazione e una riduzione dello stress.
Ma questo non vale solamente per gli esseri umani: anche cane e gatto – così come molti altri animali – sperimentano regolarmente un’attività onirica, che presenta molti punti in comune con la nostra.
Cane e gatto sognano? Certo che sì, ecco come!
Il sonno per cane e gatto: una questione molto importante!
Si potrebbe parlare a lungo dell’attività onirica dei nostri pelosetti, ma prima di tutto è necessario aprire una piccola parentesi su ciò che il sonno rappresenta per loro. Si tratta infatti di una componente molto importante, che garantisce il recupero psicofisico, con tutti i benefici che esso comporta.
È però altrettanto importante che esso sia bilanciato con le altre attività giornaliere, come l’alimentazione, l’attività fisica e mentale, il gioco svolto da cane e gatto, e così via, poiché un sonno troppo prolungato potrebbe essere sintomo di patologie, stati di noia o stress, nonché comportare insoddisfazione o un accumulo di energie.
In media, i cani adulti e in buono stato di salute dormono dalle 12 alle 14 ore al giorno, mentre per i gatti i pisolini spesso sono più consistenti, fino alle 16 ore. Questi dati possono cambiare anche a seconda dell’età, dato che è stata registrata una tendenza a dormire di più nei cuccioli di entrambe le specie.
Anche le fasi del sonno svolgono ruoli diversi nei pet: il gatto ama schiacciare molti sonnellini durante l’arco della giornata (nella propria cuccia, su una struttura tiragraffi o in qualunque posto consideri comodo!), per ripristinare le energie spese durante l’attività venatoria, che solitamente si svolge all’alba e al crepuscolo.
Non si tratta dunque di un riposo continuo, ma spezzato in diversi momenti, durante i quali il gatto sembra essere dormiente, ma in realtà è ancora in grado di agire o reagire in caso di bisogno.
La cosiddetta fase REM, invece – durante la quale l’animale si concede di addormentarsi veramente – è uno stato di sonno profondo che avviene solo un terzo delle volte e che ha un ruolo molto importante per il riposo. Per questo motivo (e per evitare reazioni potenzialmente aggressive) è bene evitare di risvegliare i pet in questa fase.
Per i cani il ritmo sonno-veglia è più simile a quello umano, non per una circostanza casuale, ma per via della loro storia evolutiva. Mentre il progenitore di questi animali – il lupo – tende a concentrare la propria attività di notte o al crepuscolo, il cane si è adattato alle abitudini dei suoi compagni a due zampe (nonché alla comodità di cucce e coperte!). Anche nel loro caso, inoltre, brevi momenti di riposo leggero si alternano a fasi REM più profonde.
Cani e gatti sognano? La risposta è sì!
Gli studi condotti da etologi e scienziati hanno fatto chiarezza sull’attività onirica di cane e gatto, ma il fatto che essi sognano è palese anche tramite la semplice osservazione dei loro comportamenti.
Non è infatti insolito notare come – durante un pisolino profondo – talvolta i loro arti si muovono, così come si possono registrare dei tremiti nella muscolatura del viso, nelle orecchie e nella coda. L’attività potrebbe manifestarsi anche attraverso sbuffi, miagolii o guaiti, a dimostrazione del fatto che i pelosetti si trovano nel bel mezzo della fase REM, preposta proprio al sogno. La frequenza dei momenti di riposo ha fatto anche ipotizzare agli studiosi che cani e gatti sognino addirittura più di noi!
Si hanno informazioni anche sulla durata dei sogni: sia per i cani che per i gatti la fase REM si aggira attorno ai 6-10 minuti, poiché lo stato di sonno profondo è piuttosto breve per loro. Per quanto riguarda i cani, si è addirittura riusciti a stabilire che la taglia dell’animale ha un impatto sulla durata dell’attività onirica.
I cani più piccoli, nello specifico, sognano più frequentemente rispetto ai cani di taglia grande, ma la durata dei loro sogni è inferiore. Le ragioni per cui questo accade non sono tuttavia note.
Immagini oniriche e problematiche legate al sonno
Grazie a specifiche analisi – come TAC e risonanze magnetiche – è stato possibile captare nel cervello di cani e gatti l’attività del loro ippocampo, simile a quella che si registra durante lo stato di veglia. Ciò significa che il loro cervello, anche nel sonno, produce immagini, collegamenti e informazioni che vengono mandate alla corteccia cerebrale.
Al momento la scienza legata ai sogni non è abbastanza avanzata per stabilire con sicurezza in cosa consistano i sogni degli animali domestici, ma tenendo però conto delle caratteristiche comportamentali di cane e gatto, è stato possibile avanzare delle ipotesi piuttosto credibili in merito.
È molto probabile infatti che i nostri pet rivivano le esperienze vissute durante il diurno, non solo recenti, ma anche passate. Si può trattare di immagini positive, che suscitano nell’animale entusiasmo e gioia (come l’idea di correre, giocare o inseguire una preda, oppure di gustare uno sfizioso snack), oppure di sogni sgradevoli o spaventosi.
Proprio come avviene a noi, anche i pet possono sperimentare dei disturbi del sonno, dai più lievi e poco preoccupanti ai più seri, che richiedono cioè un intervento professionale:
- Apnea Notturna: più comune negli animali brachicefali, come Carlino, Boston Terrier, Bulldog Inglese e Bulldog Francese per i cani, Scottish Fold, Persiani e British Shorthair per i gatti. Si manifesta attraverso diversi sintomi, come un russare molto forte, difficoltà respiratorie durante il sonno ed episodi di soffocamento, che portano il cane a svegliarsi più volte nel corso del risposo. Di conseguenza, nelle ore diurne l’esemplare può mostrarsi stanco, apatico e irritabile. È importante trattare il problema con l’aiuto di un veterinario, per evitare che l’apnea notturna causi affaticamenti cardiaci, ipertensione e ansia.
- Narcolessia: è caratterizzata da attacchi di sonno improvvisi, che portano l’esemplare a cadere addormentato in corrispondenza di un picco emozionale. Responsabile di questo fenomeno è una sostanza chimica chiamata oressina, che funge da neurotrasmettitore e che nel caso dei soggetti narcolettici è inferiore rispetto agli altri. Attualmente non esiste un trattamento per curare questa problematica, ma consultare un veterinario è importante per variare lo stile di vita dell’animale, in modo da attenuarne i sintomi.
- Disturbo Comportamentale della fase REM: è simile al sonnambulismo e si verifica quando cane e gatto concretizzano l’attività motoria che vivono all’interno del sogno. Possono per esempio mordere, scattare in piedi e iniziare a correre, e così via. Le manifestazioni più lievi non hanno conseguenze gravi, ma in alcuni casi si possono verificare spiacevoli incidenti. Se le manifestazioni di questa problematica dovessero diventare più intense, è opportuno rivolgersi a un veterinario.
Qualunque cosa succeda durante i sogni – belli o brutti – dei nostri amici a quattro zampe, è fondamentale non tentare di svegliarli in modo brusco, per evitare scatti automatici potenzialmente aggressivi o particolarmente traumatici per loro. Dimenarsi o lamentarsi durante il sonno è normale, ma se notiamo sintomi preoccupanti, cerchiamo piuttosto di interrompere dolcemente la fase REM con dei piccoli rumori.
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