Meglio la montagna o il mare? Un tuffo in piscina o una passeggiata tra i pini? Scegliere la meta per il nostro viaggio assieme al pelosetto non è affatto facile, ma una volta stabilito quale paesaggio ci delizierà durante le vacanze dobbiamo tenere conto di un’altra cosa fondamentale: i rischi in cui il cane potrebbe imbattersi durante i suoi spostamenti. In mare, in montagna o in pianura, ecco alcune piante velenose piuttosto diffuse da cui è meglio tenersi alla larga!
Le piante velenose in montagna
La promessa di un clima fresco e di lunghe passeggiate sui sentieri e nei prati può essere un ottimo motivo per scegliere la montagna come meta perfetta per le vacanze estive. La bellissima flora montana può tuttavia rappresentare un rischio per i nostri cani, a causa di fiori e bacche velenose.
Nei prati delle zone alpine italiane ed europee è impossibile che il nostro sguardo non venga conquistato dal colore acceso dei fiori di aconito e digitale, tanto affascinanti quanto potenzialmente letali. L’aconito – anche detto luparia o strozzalupi – è una pianta erbacea perenne, caratterizzata da fiori agglomerati dal colore che va dal blu al violetto. Sia i fiori che le foglie sono tossici per l’uomo e per molti animali, e nel cane possono causare sintomi anche gravi di intossicazione, come vomito e diarrea, danni cardiaci, problemi respiratori, fino a provocare la paralisi e la morte. Sono molto simili i sintomi dell’assunzione di digitale, riconoscibile grazie all’alto fusto – che può raggiungere i 2 metri – e ai fiori simili a quelli della campanula, dal colore che può essere bianco, rosa, rosso o viola.
Molto diffusa e amata per il suo aspetto elegante è la pianta del mughetto, anch’essa molto tossica per cani e gatti. Apparentemente innocuo con i suoi minuti e graziosi fiori bianchi, il mughetto contiene delle sostanze capaci di mettere a repentaglio la circolazione sanguigna di chi lo ingerisce, di danneggiare il cuore e di causare – se non trattato in tempo – la morte.
Tra le bacche selvatiche più pericolose per i nostri amici a quattro zampe, le più note sono quelle del vischio e della belladonna. Il primo (ampiamente utilizzato anche in periodo natalizio come pianta ornamentale) nasconde le proprie sostanze tossiche sia nelle bacche traslucide di colore bianco-giallastro che nelle foglie, e la sua assunzione da parte dei nostri animali causa un aumento della salivazione, convulsioni, paralisi, arresto cardiaco e – se non interveniamo tempestivamente – la morte. La seconda presenta invece delle bacche scure, anch’esse potenzialmente fatali.
Durante le passeggiate in montagna in compagnia del nostro cane è inoltre molto importante evitare che i nostri pelosetti si avvicinino a edere e funghi. Sebbene sia improbabile che tentino di mangiarli e non tutti siano velenosi, è meglio evitare la loro assunzione anche accidentale, per ridurre al minimo il rischio di intossicazioni.
Le zone marittime: quali piante evitare?
Se la montagna cela numerose insidie per la presenza di funghi e piante tossiche, anche le zone marittime non vanno sottovalutate. Lungo le strade, nei pressi di aiuole o cespugli, oppure nelle aree boschive mediterranee la vegetazione può celare alcune minacce.
Le piante ornamentali sono la prima fonte di pericolo, come per esempio l’oleandro e l’alloro. Sempreverde molto diffusa in tutta Italia (con una maggiore concentrazione nelle zone del Centro e del Sud), l’oleandro ha foglie allungate dalla consistenza dura e bellissimi fiori di diverso colore, ed è nota per essere particolarmente velenosa tanto per l’uomo quanto per i nostri amici a quattro zampe, anche quando le sue foglie sono ormai secche. Tra i problemi fisici che provoca spiccano quelli cardiaci.
I diterpenoidi contenuti in alcuni tipi di alloro non colpiscono solamente il cuore, ma tendono a mettere a repentaglio anche l’apparato scheletrico dell’animale che ne ingerisce le foglie.
Attenzione anche alle piante di Aloe, molto utili all’uomo grazie alle loro proprietà benefiche, ma rischiose per i nostri pelosetti. Se in preda alla curiosità di mordicchiarne le foglie il cane dovesse ingerire un po’ di questa pianta, potrebbe andare incontro a irritazioni dell’apparato digerente.
Diffuse soprattutto nei giardini privati, ma visibili anche nelle aiuole o nei parchi pubblici, non sottovalutiamo infine ortensie e azalee. Le prime provocano sonnolenza, affaticamento respiratorio e problemi gastrointestinali, fino a risultare fatale se il pelosetto non venisse aiutato in tempo. La seconda, riconoscibile grazie ai suoi bellissimi fiori bianchi, rosati o rossi, causa sintomi simili, ma attacca al tempo stesso anche l’apparato neurologico dell’animale, risultando così molto pericolosa.
Cosa fare se il cane ingerisce una pianta tossica?
La prima cosa da fare quando si passeggia assieme al cane, è tenerlo sempre d’occhio e fare in modo che non si avvicini a piante che non conosciamo. Abituati a esplorare il mondo attraverso l’olfatto e il gusto, i nostri amici a quattro zampe potrebbero mordicchiare fiori e piante potenzialmente tossiche e mettere così a repentaglio la loro salute.
Se dovessimo accorgerci che il pet ha morso o ingerito un esemplare velenoso, la prima cosa da fare è chiamare immediatamente il veterinario. Anche in vacanza è bene prendere nota di tutte le cliniche o i professionisti vicini al nostro alloggio o alle zone che frequenteremo, in modo da poter disporre di un intervento rapido in caso di emergenza. Al telefono possiamo anche chiedere al veterinario consigli su come comportarci in caso di assunzione di piante tossiche, per non commettere errori che potrebbero peggiorare la situazione. È bene inoltre prestare attenzione a quale pianta ha mangiato il nostro amico a quattro zampe, in modo da comunicare fin da subito le cause del malore e stabilire una terapia mirata. Se non ne conosciamo il nome raccogliamone un campione in un sacchetto e portiamolo con noi in clinica.
Sebbene il nostro primo istinto possa essere prendere la borraccia e far subito bere il nostro animale, è fondamentale che non ingerisca acqua e cibo, né secco né umido. Evitiamo anche di farlo vomitare per eliminare le sostanze tossiche, poiché questo gesto potrebbe in realtà peggiorare il suo stato di salute. Teniamo d’occhio i comportamenti del cane per registrare eventuali cambiamenti, sintomi o peggioramenti.
Attenzione! Queste sono solo alcune delle piante velenose nel quale il nostro cane potrebbe incontrare fuori casa, ma ce ne sono molte altre altrettanto pericolose. Anche in vacanza dedichiamo ai nostri animali domestici il nostro tempo e la nostra attenzione, ed evitiamo che ingeriscano qualunque tipo di vegetale ignoto. Potrebbe salvare loro la vita!
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