Con l’arrivo dell’estate e delle alte temperature, ricorrere al bagnetto potrebbe essere un buon metodo per rinfrescare i nostri amici a quattro zampe. Ci sono però molte altre occasioni in cui questa pratica è necessaria, come per esempio quando vogliamo pulire approfonditamente il pelo dei nostri animali o eliminare alcuni fastidiosi parassiti. Ecco tutto ciò che dobbiamo sapere su come fare il bagnetto a cane e gatto (e quando invece è meglio evitare)!
Bagnetto a cane e gatto: quando è davvero necessario?
Cane e gatto sono animali che di solito si occupano in modo autonomo della propria igiene personale. Basti pensare ai nostri felini di casa, che trascorrono un’incredibile quantità di tempo a lavarsi. A volte però possiamo aiutarli a mantenere manto e cute in salute grazie a qualche piccola accortezza. Il bagnetto è una di queste, ma non è l’unica! Quando il pelo dei nostri animali richiede una pulizia poco approfondita o deve essere rapidamente disinfettato, possiamo optare per delle semplici salviette igienizzanti, classiche o a base di clorexidina (una sostanza disinfettante). Poiché i pelosetti hanno un olfatto sensibile, si consiglia di utilizzare prodotti senza profumazione o con un aroma leggero e naturale.
Un’altra operazione fondamentale è la spazzolatura regolare, che andrà effettuata più spesso nel caso di cani o gatti a pelo lungo. In base alle caratteristiche e alle condizioni del manto possiamo optare per diversi tipi di spazzole o pettini per cani e per gatti (disponibili a denti stretti o larghi) oppure per cardatori e taglianodi, utili per trattare il pelo più fitto e intricato. Questo passaggio è importante soprattutto per i gatti, che spesso ingeriscono notevoli quantità di pelo. In alcuni casi il loro apparato gastro-intestinale rischia di essere congestionato a causa della formazione di boli difficili da eliminare (se non con farmaci mirati).
In situazioni dove una semplice salvietta non basta, dobbiamo armarci di pazienza e preparare un bagno per cane e gatto, una soluzione rinfrescante d’estate e molto efficace per una pulizia più approfondita del manto. Quando cane e gatto sono ancora cuccioli (sotto i 2 mesi d’età, nello specifico), si sconsiglia di sottoporli a questo tipo di esperienza (a meno che una situazione d’emergenza non lo richieda), soprattutto per evitare che – in caso di corrente d’aria o basse temperature – i pelosetti si ammalino. Lo stesso discorso vale per i pet non ancora vaccinati. È importante fare in modo che le loro difese immunitarie siano forti prima di lavarli in modo approfondito.
Prima di fare il bagnetto è comunque sempre importante rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, in modo da richiedere a un professionista consigli mirati, in base allo stato di salute dell’animale.
Il bagnetto al cane: il segreto è renderlo un gioco!
Durante un’intensa sessione di gioco all’aperto o dopo una corsa in mezzo ai prati può capitare che il manto del nostro cane si sporchi molto. In estate anche la presenza di parassiti o forasacchi (piccole spighette capaci di attaccarsi al pelo dell’animale o di entrare nelle narici e nelle orecchie), possono essere un motivo valido per ricorrere a un bagnetto. Non c’è una regola univoca che dica quante volte sia necessario farlo, poiché dipende da numerosi fattori: età, razza, lunghezza del pelo, stato di salute e generali condizioni igieniche. In linea di massima vi si può ricorrere ogni 1 – 2 mesi, se necessario, considerando comunque che esistono delle alternative valide e poco invasive per lo sporco più leggero.
La prima accortezza per far sì che questa operazione sia un successo è renderla un’occasione piacevole. Se preferiamo affidarci a toelettatori esperti è bene che il cane familiarizzi qualche giorno prima con l’ambiente e con gli addetti, associando l’esperienza a cose piacevoli come coccole e snack. Se invece vogliamo essere noi a occuparci di tutto il processo, dobbiamo armarci degli accessori giusti e di una buona dose di pazienza. Il primissimo passo da compiere è abituare fin da piccolo il cane al contatto con l’acqua (se possibile) e alla manipolazione del corpo. Alcuni cani sopportano senza problemi che qualcuno li tocchi liberamente, mentre altri sono più restii. Anche in questo caso possiamo abituarli associando il tocco a qualcosa di positivo, come snack, giochi, coccole e gratificazioni verbali.
Prima di procedere spazzoliamo accuratamente il manto del nostro amico a quattro zampe, per eliminare lo sporco superficiale e il pelo in eccesso.
Selezioniamo un luogo adeguato, come una bacinella spaziosa (sufficiente per un esemplare di piccola e media taglia) o una vasca da bagno, dotata sul fondo di un tappetino antiscivolo per evitare che il cane si senta troppo instabile o si faccia male.
Versiamo l’acqua a una temperatura controllata (meglio se tiepida o comunque non superiore ai 35° C), senza riempire la vasca, in modo che il nostro pelosetto non ne sia sommerso. Infiliamo nella vasca i giochini preferiti del nostro cane (i giochi galleggianti sono un’ottima idea per questa occasione), in modo da trattare l’esperienza come fosse un momento divertente come tanti altri!
Quando il pelosetto si sarà rilassato un po’, possiamo iniziare a bagnare delicatamente il suo corpo, frizionando il pelo con shampoo e balsamo per cani. Non usiamo mai prodotti per umani o per altri animali, poiché non rispettano il pH naturale della cute del cane e potrebbero danneggiarla. Nel processo lasciamo fuori muso, occhi e orecchie, che potranno poi essere puliti a parte con una salvietta neutra, con un semplice panno inumidito, nonché con prodotti appositi, su consiglio del veterinario. Laviamo il pet per qualche minuto, poi risciacquiamo il pelo con cura, eliminando ogni residuo di sapone. La fase successiva è altrettanto importante: usiamo degli asciugamani per tamponare bene il pelo e – se il pet dovesse accettare questo trattamento – finiamo l’operazione con l’aiuto di un asciugacapelli, mantenendo il getto tiepido e lontano dalla pelle dell’animale, per non scottarlo.
Sia per il cane che per il gatto il bagno può avere anche un’importante funzione antiparassitaria. Alcuni parassiti – come le pulci – si rifugiano verso le porzioni di pelo asciutto quando si sentono minacciate, perciò durante il trattamento versiamo dell’acqua prima di tutto sul collo dei nostri pelosetti, in modo da bloccare subito ogni tentativo di fuga!
Il bagnetto al gatto: delicatezza e pazienza
Il bagnetto al gatto risponde alle stesse necessità di quello per cani e può essere preparato seguendo le stesse linee guida (a partire dall’avvicinamento all’acqua fin dalla tenera età). Nel caso del gatto è però importante impiegare qualche piccola accortezza in più, per non stressare un animale che per natura è più riservato e timoroso. Cerchiamo di stancare molto il micio con un’intensa sessione di gioco prima di sottoporlo al bagnetto, in modo da ridurre lo stress e il livello di energie. Per moderare i graffi possiamo anche tagliare le sue unghie con un’apposita forbicina per gatti, facendo molta attenzione a spuntare solo un pezzettino, per non fargli male.
Prepariamo una bacinella o una vasca e riempiamola in assenza del gatto, poiché il rumore del rubinetto o della doccia potrebbe metterlo in allarme. Dopo averlo preventivamente spazzolato possiamo iniziare a lavarlo esclusivamente con shampoo e balsamo per gatti, premiandolo con uno snack ogni volta che mantiene la calma. Questo tipo di manipolazione non deve sembrargli diversa dalle classiche carezze di tutti i giorni, mentre l’aggiunta anche per lui di qualche giochino nella vasca potrebbe contribuire a distrarlo un po’.
Finito il bagnetto, asciughiamolo con degli asciugamani tiepidi o con un phon (se il rumore non lo turba troppo), evitando che prenda freddo con correnti d’aria.
Se notiamo che il gatto si stressa eccessivamente, non arriviamo mai a provocare in lui reazioni aggressive, ma fermiamoci prima, nel rispetto del suo benessere emotivo. Possiamo tranquillamente continuare nei giorni successivi!
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