Gioca, dorme, mangia, dorme, si fa fare le coccole e poi… dorme di nuovo! I nostri mici non sembrano perdere l’occasione per schiacciare un pisolino in ogni zona della casa.
Ma quanto dormono davvero i gatti e perché sembrano sempre avere tanto sonno? Chiariamo questi e tanti altri dubbi sulle abitudini di relax dei nostri amati felini di casa!
Che significato ha dormire per i gatti?
Quando osserviamo un gatto dormire beatamente nella propria cuccia, sul divano, su una sedia o su una mensola, verrebbe da chiedersi se si tratti davvero solo di sonno o se ci siano altre motivazioni dietro alla “pigrizia” dei nostri mici. In realtà le ore che questa specie trascorre tra le braccia di Morfeo hanno un significato specifico, legato agli istinti basilari che la caratterizzano.
Essendo un predatore, il gatto conserva delle abitudini diverse rispetto ad altri animali, tendendo a essere più vigile durante le prime ore del mattino e verso sera. Questi istanti corrispondono in natura ai momenti in cui le prede escono dalle loro tane e in cui i felini selvatici si preparano alla caccia. Per questo motivo al tramonto o durante la notte il gatto si mostra spesso iperattivo, per poi cedere all’ozio durante le ore diurne.
La frenetica attività venatoria – legata strettamente al gioco nel caso del gatto domestico – deve essere compensata con una buona dose di riposo durante il resto del tempo. Il gatto, dunque, riposa per recuperare le energie e per sincronizzarsi istintivamente con il momento in cui le prede più interessanti escono allo scoperto.
Trattandosi di un comportamento naturale del gatto, è bene non intervenire e lasciare che l’animale soddisfi queste normalissime esigenze, se non nei casi in cui il sonno del nostro amico a quattro zampe non inizi a sembrarci un sintomo sospetto, come chiariremo tra poco.
Quante ore al giorno dorme un gatto?
Dopo queste dovute premesse abbiamo ancora una domanda in sospeso: quante ore dorme un gatto durante il giorno? Per un esemplare adulto il periodo dedicato all’ozio si aggira attorno alle 12-16 ore al giorno, in media, a seconda delle abitudini, del carattere e della quantità di attività fisica compiuta durante il giorno.
Un discorso diverso deve essere fatto per i cuccioli e i gatti più anziani. I primi sfruttano il sonno per crescere, attraverso la produzione di uno specifico ormone e tendono quindi a dormire molto di più, circa 20 ore al giorno.
Anche gli esemplari più “vecchietti” scelgono di dormire di più, tra le 18 e le 20 ore al giorno, poiché la prestanza fisica non è più quella di un tempo. Anche in quest’ultimo caso però ci possono essere delle differenze da esemplare a esemplare.
Le variazioni nella durata del sonno del gatto possono dipendere inoltre anche dal periodo dell’anno. Nei mesi tiepidi o freschi il gatto tende a dormire di meno, prediligendo un’attività fisica più intensa, tra giochi, l’arrampicata e la caccia. In piena estate o nei periodi più freddi dell’inverno la necessità di regolare le temperature impone un sonno più prolungato, o comunque un aumento nelle ore di quiete.
C’è tuttavia un chiarimento da fare sul tipo di riposo portato avanti dal gatto per la gran parte del giorno. Si tratta tendenzialmente di un sonno molto leggero e facile da interrompere, durante i quali i sensi dei nostri felini di casa sono ancora all’erta. Solo poche ore rappresentano un vero e proprio addormentamento profondo, mentre il resto del tempo il micio ama crogiolarsi in frequenti pisolini!
Malgrado le lunghe ore di sonno del gatto siano del tutto naturali, ci sono anche delle situazioni in cui un ozio prolungato è sintomo di noia e mancanza di stimoli, oppure di malessere. Nel primo caso è importante fare in modo che il micio abbia qualcosa da fare per sfogare la propria energia o i propri istinti naturali, come topini e palline da rincorrere, capaci di stimolare la sua indole da cacciatore. È anche importante trascorrere dei momenti insieme al nostro amico a quattro zampe, in modo da rafforzare il rapporto affettivo ed educativo che abbiamo instaurato con lui.
Se invece l’apatia si associa ad altre problematiche come inappetenza, il disinteresse nell’espletare i bisogni corporali o altri sintomi che deviano dalla norma, è molto importante rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, per valutare se l’animale stia covando qualcosa e – se necessario – trovare insieme una terapia adeguata.
Come creare un ambiente confortevole per il gatto (e il suo sonno)
Chi vive in compagnia di un gatto ormai lo sa bene: non esiste luogo in cui il micio non riesca ad addormentarsi. Che sia il letto, il divano o una semplice mensola sopraelevata, questa specie trova un posticino comodo praticamente ovunque.
Nonostante questa naturale adattabilità, è importante creare un ambiente confortevole per il riposo del nostro micio, in modo che possa facilmente sonnecchiare senza interruzioni. Oltre ai classici lettini e le cucce – disponibili in commercio di tutti i colori, dimensioni e stili – esistono anche morbidi cuscini e copertine da posizionare in diversi punti della casa.
Se il gatto ama dormire in una posizione sopraelevata sono inoltre un ottimo prodotto le amache, da appendere alle pareti tramite ventosa, oppure da applicare ai termosifoni (sopra i quali spesso il gatto ama rifugiarsi in inverno).
In estate possiamo invece offrire un piacevole rimedio al caldo grazie ai tappetini refrigeranti, dove il gatto può comodamente oziare senza il fastidio delle alte temperature.
Come scegliere tra tutti questi prodotti? Semplice! Basterà osservare le abitudini del nostro amico a quattro zampe e notare quali sono i luoghi che più ama utilizzare per dormire.
E se adora sonnecchiare sopra di noi… tanto meglio!
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