Potrebbe sembrare un cucciolone dagli occhi dolci e dai folti ricci, ma dietro a quello sguardo tenerissimo si nasconde un concentrato di energia e un vero e proprio campione di fiuto! Dalle origini antichissime e dalle capacità incredibili, la razza di cui stiamo per parlarvi è un orgoglio 100% italiano!
Signore e signori, vi presentiamo il Lagotto Romagnolo!
Le origini del Lagotto Romagnolo
Il Lagotto Romagnolo nacque in un’Italia che ancora non si chiamava così. Le sue origini sono molte antiche, tanto che la prima testimonianza che abbiamo di questa razza viene da una raffigurazione in un’opera etrusca, mentre in epoca romana si diffuse in modo ancora più massiccio, in particolare nel ravennate e nella zona di Comacchio.
Le sue ottime capacità di nuotatore e la buona propensione per il contatto con l’acqua hanno fatto sì che il Lagotto venisse impiegato inizialmente in ambito venatorio, in particolare per il recupero delle prede nelle zone acquose.
Le origini del nome sono invece incerte: alcune fonti lo attribuiscono al romagnolo Càn Lagòt (cane d’acqua), mentre altre affermano che derivi da Lagotto, con cui veniva indicato l’abitante della località di Lagosanto.
A causa dei cambiamenti ambientali nella zona di maggior diffusione, oggi la razza non si occupa più del recupero in acqua. Le aree paludose vennero infatti bonificate e il Lagotto si specializzò in un altro tipo di caccia, forse ancora più propizia: la caccia al tartufo! Questo nuovo compito non fu casuale, poiché il Lagotto possiede un fiuto incredibile, nonché un’ottima propensione per l’addestramento.
Negli anni ‘70 la razza fu rivalutata e si cominciò a creare uno standard riconoscibile. Nel 1988 nacque il Club Italiano del Lagotto, ma solo nel 1992 l’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) approvò ufficialmente lo standard di razza.
Oggi il Lagotto Romagnolo è un ottimo cane da compagnia, ma continua a essere un alleato prezioso per l’uomo, come cane da soccorso per la ricerca delle persone disperse, nonché per il rilevamento dei cali glicemici causati dal diabete, grazie al suo olfatto incredibilmente sviluppato.
La descrizione fisica della razza
Uno dei tratti più evidenti del Lagotto Romagnolo è il pelo soffice, riccio e folto, che sembra quasi fatto apposta per le coccole. Il manto lanoso non è solo uno degli elementi di maggiore fascino di questo cane, ma svolge un’importante funzione termoregolatrice. Il suo scopo è infatti proteggere il Lagotto dalle temperature più fredde e dall’umidità, condizioni atmosferiche che in passato doveva affrontare durante l’attività di recupera acquatico e che incontra tutt’ora durante la ricerca dei tartufi.
Lo standard di razza considera questo cane di taglia medio-piccola, e accetta diverse colorazioni del mantello: tutto bianco o con macchie marroncine o arancioni, roano (dall’aspetto marmorizzato), arancione o marrone. La coda è mediamente lunga e non arricciata.
Il peso degli esemplari maschi si aggira attorno ai 13-16 kg, per un’altezza di 43-48 cm; le femmine sono invece leggermente più piccole, alte circa 41-46 cm, per un peso di 11-14 kg.
Tra gli elementi che contraddistinguono il Lagotto Romagnolo, è impossibile non notare poi gli occhi rotondi, scuri e dolcissimi. Lo sguardo è attento e vivace, indice di un cane di grande intelligenza. La piccola testa dalla forma leggermente piatta ospita un muso corto, ma non schiacciato, e orecchie cadenti di forma triangolare.
Infine, solitamente dello stesso colore del manto, spicca tra i ricci il tartufo, abilissimo nella ricerca degli odori e per questo vero cavallo di battaglia del Lagotto!
Il Lagotto Romagnolo: un utile e instancabile lavoratore
La vita con un Lagotto Romagnolo non può che essere una vita piena di azione e voglia di avventure! Dimentichiamoci dunque di accoglierlo in casa se siamo un po’ pigri o particolarmente affezionati al divano. Questa razza è un concentrato di energia da sfogare a dovere grazie a lunghe passeggiate con guinzaglio e pettorina o – ancora meglio – attraverso sfrenate corse al parco.
Una delle sue passioni è cercare le cose, come il suo implacabile istinto gli comanda. Per questo è possibile farlo divertire molto con giochi educativi, oppure nascondendo giochi masticabili o snack in modo che lui possa scovarli (e lo farà senz’altro!).
La sua grande voglia di esplorare e trovare tesori nascosti può però anche essere una lama a doppio taglio, perché probabilmente sfogherà questa passione scavando qualche buca in giardino.
Il Lagotto Romagnolo non è però solo energia e intraprendenza allo stato puro, ma anche fedeltà e socievolezza. In famiglia è un cane che riesce ad andare facilmente d’accordo con tutti, ma non disdegna anche la compagnia degli estranei, con cui (con differenze da esemplare a esemplare) riesce a interagire con successo. Anche con i bambini è molto affettuoso e vivace, grazie a un’indole che lo rende adatto a diversi tipi di nucleo familiare.
Tra le sue principali caratteristiche non va infine dimenticata la spiccata intelligenza. Il Lagotto è un cane che risponde molto bene all’addestramento, merito della sua lunga evoluzione nel corso dei secoli come cane capace di affiancare l’uomo in diverse situazioni!
Salute e cure particolari
L’indole da ricercatore inarrestabile di tartufi (e tanto altro), rende il Lagotto Romagnolo un cane tendenzialmente resistente. Può però sviluppare diverse malattie genetiche, tra cui spiccano quelle neurologiche.
Una di queste è l’epilessia giovanile benigna, che si manifesta con convulsioni non dannose per l’animale. Più preoccupante è invece la distrofia neuroassonale, che porta a disturbi comportamentali e a difficoltà motorie.
Un’altra malattia genetica di cui tenere conto è la displasia dell’anca, una malformazione articolare degenerativa che mette a serio repentaglio la mobilità del cane, se non diagnosticata in tempo.
A causa di queste predisposizioni genetiche è consigliato effettuare visite veterinarie regolari ed eseguire test genetici in modo da individuare preventivamente eventuali problematiche. È inoltre fondamentale rivolgersi esclusivamente ad allevatori certificati, responsabili di accoppiamenti controllati.
Oltre a fargli fare attività fisica più volte al giorno, per il benessere del Lagotto Romagnolo, è importante anche curare il manto. Questo va spazzolato ogni giorno con cura e fortificato sporadicamente con dei bagnetti, per i quali dobbiamo utilizzare solo shampoo e balsamo adatti al pH dei cani.
Un paio di volte all’anno si consiglia di far tosare il pelo del Lagotto da un toelettatore esperto, mentre possiamo agire in autonomia (facendo molta attenzione a utilizzare le forbici in sicurezza!) per accorciare il pelo accanto agli occhi e alle orecchie.
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