Accogliere in casa un cane è un’esperienza meravigliosa, seppur difficile. Con tanta pazienza e rispetto per le sue esigenze è possibile ottenere il massimo dal rapporto che si instaura tra noi e lui. Ma che succede se i pelosetti in casa sono due?
Gestire più cani è un’impresa ancora più ardua, soprattutto quando si creano rivalità. Questo non solo ci mette di fronte a ulteriori difficoltà, ma soprattutto a nuove sfide.
Niente paura: qui di seguito alcuni consigli per affrontare il più serenamente possibile l’arrivo in casa di un nuovo cane!
Buone motivazioni e tanta responsabilità, per vivere una bellissima esperienza!
Sono vari i motivi che ci potrebbero spingere ad accogliere un nuovo pelosetto in famiglia, tutti potenzialmente legittimi, a patto che siamo ben consapevoli del nuovo carico di responsabilità che andremo ad assumerci. Un cane richiede impegno, tempo, pazienza, risorse e tanta voglia di mettersi in gioco…figurarsi due!
Ciò che dobbiamo considerare, affinché la nostra scelta non si riveli un’impresa titanica, è che accogliere un secondo cane non significa avere a che fare con un animale in più, con le stesse esigenze del primo. La new entry deve essere certamente considerata come un membro aggiuntivo della famiglia, da amare e rispettare tanto quanto il primo, ma si tratta di un’entità a sé, con una propria personalità, pregi e difetti solo suoi e bisogni strettamente personali.
Se la motivazione che ci spinge a prendere un nuovo cane è tenere compagnia al primo è bene fare una precisazione: i nostri pelosetti hanno bisogno del nostro tempo e delle nostre attenzioni, che non possono essere in alcun modo sostituite. Un esemplare può trarre molti benefici da un suo simile, ma questo non deve incentivarci a ignorare o a lasciare soli i nostri animali troppo a lungo!
Valutare il cane più adatto!
Prima di adottare un nuovo cucciolo è molto importante valutare anche le caratteristiche specifiche dell’animale: età, razza, carattere e sesso del nuovo arrivato hanno infatti un impatto su come si svolgerà la convivenza.
I cuccioli tendono a essere più energici, a insistere negli inviti al gioco e a provocare – se non contenuti – fastidio negli esemplari più anziani. Per questo alcuni esperti sconsigliano la convivenza tra due animali dal divario di età troppo grande.
Un discorso simile avviene per il sesso del cane, che influisce in parte sugli atteggiamenti competitivi che fanno parte dell’istinto dell’animale. La convivenza tra due femmine o due maschi non è necessariamente un problema, ma l’aspetto della competizione va preso in considerazione. Due cani di sesso opposto riescono a stabilire un equilibrio diverso, a patto che siano sterilizzati.
Anche crescere due cani di razza completamente diversa potrebbe causa problemi di comunicazione o di incompatibilità, mentre è altrettanto importante tenere conto di eventuali divergenze caratteriali.
Una convivenza è comunque possibile e ognuno di questi atteggiamenti può essere tenuto sotto controllo con pazienza e impegno, imparando a evitare errori e rispettando le esigenze del pet. Per consigli più mirati è sempre una buona idea rivolgersi al proprio veterinario o – ancora meglio – a un buon educatore cinofilo.
Accettare le new entry, tra malumori, gelosie e benefici
Dopo esserci convinti con fermezza della nostra scelta di allargare la famiglia, a doversi abituare all’idea è anche il nostro primo cane. Le interazioni iniziali sono cruciali ed è bene che avvengano in un territorio che il pet considera neutrale. Organizziamo dei brevi incontri lontano da casa e permettiamo agli esemplari di fare conoscenza senza pressioni, competizioni o atteggiamenti territoriali, dapprima controllandoli con il guinzaglio, poi allentando sempre di più le restrizioni man mano che le interazioni sociali tra i due si fanno più distese.
Anche l’inserimento in ambiente casalingo del nuovo arrivato deve avvenire in modo controllato, soprattutto se si tratta di un cucciolo. Gli esemplari molto giovani tendono infatti a essere curiosi e, di conseguenza, invadenti nei confronti degli spazi e delle proprietà altrui. Un cane più anziano, abituato a considerare la casa come il proprio territorio, potrebbe non apprezzare queste forme di entusiasmo. Non meravigliamoci e non allarmiamoci se i primi incontri casalinghi tra esemplari saranno un po’ tesi, poiché si tratta di atteggiamenti naturali e contenibili. Diamo al nostro cane il tempo di abituarsi alla new entry.
Permettiamo a entrambi i cani di mantenere i propri spazi personali e rispettiamo la routine del membro più anziano della famiglia, senza stravolgerne gli orari.
Dovranno esserci due cucce distinte, giocattoli diversi per ogni cane, ciotole per l’acqua e per il cibo distanziate e – se la giovane età del nuovo arrivato dovesse richiederlo – orari diversi per la somministrazione del cibo secco o umido.
Soprattutto nei primi tempi non lasciamo che il cucciolo dia fastidio all’esemplare più anziano durante il sonno o la pappa, per evitare che quest’ultimo si irriti. Alla fine di ogni pasto ricordiamoci di non lasciare residui nelle ciotole.
Un’altra difficoltà tipica di quando si adotta un nuovo cane è rappresentata dalle forme di gelosia del pet che già vive con noi da tempo. La competizione è un comportamento istintivo di un esemplare che vede il proprio spazio invaso da uno sconosciuto, ma è bene che gli atteggiamenti territoriali non degenerino.
Come per molte altre situazioni viene in nostro soccorso il metodo dell’associazione positiva. Facciamo in modo di riservare le prime attenzioni al nostro pelosetto di lunga data, per rispettare una sorta di gerarchia stabilita dall’età. Premiamolo con delle coccole o un gustoso snack quando le nostre interazioni si spostano al nuovo arrivato, per attenuare la competizione e associare le attenzioni rivolte all’elemento “intrusivo” a qualcosa di piacevole. Nei trattamenti è inoltre bene mantenere atteggiamenti simili tra un cane e l’altro, dividendo equamente le nostre attenzioni senza fare favoritismi né sottolineare le differenze tra esemplari.
Controlliamo le loro interazioni nei primi tempi, senza però impedirle: i due cani devono abituarsi a giocare tra loro in modo naturale. A queste accortezze va aggiunta anche una buona gestione dei pasti e delle passeggiate, ma con un po’ di organizzazione è possibile creare un ottimo equilibrio.
Seppur generalmente validi, questi consigli possono variare da esemplare a esemplare. In caso di ostilità tra i due esemplari rivolgersi a un educatore è la scelta più sicura.
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