Non è raro vedere gatti che si arrampicano in posti alti, come i tetti o alberi, e non è altrettanto raro vederli cadere. Questo si tratta di uno degli incidenti più comuni per questi animali, che per natura, sono estremamente curiosi. Inoltre, si può aggiungere che da piccoli i gatti amano giocare e la loro corporeità, così snella, li porta ad arrampicarsi ovunque, senza preoccuparsi del pericolo.
I veterinari hanno dato a questo fenomeno un nome: “sindrome del gatto paracadutista”. Sin dalla più giovane età, i mici scelgono le superfici e le zone più pericolose per i giochi e le avventure. Tuttavia, è a partire dall’adolescenza che i gatti, soprattutto maschi, sono più propensi alle cadute, soprattutto quando, annusando i feromoni delle femmine, non considerano i pericoli circostanti.
Come aiutare un gatto che cade da un’altezza considerevole?
Se il gatto cade spesso dall’alto, è bene consultare un veterinario che lo visiti e indichi un trattamento adeguato. Se non appare nulla di strano nella fisionomia dell’animale, allora le cadute sono da attribuire alla sua condotta e alle sue abitudini. In ogni caso, vediamo insieme qualche suggerimento da seguire se micio cade:
- Non somministriamogli farmaci umani per nessun motivo, ma rechiamoci immediatamente da un veterinario.
- Trattiamo il nostro gatto nel modo più dolce possibile e con molta cautela, in questo modo sarà più semplice tenerlo immobile e prenderci cura di lui.
- Se dopo essere caduto osserviamo dei comportamenti strani, come l’immobilità o il miagolio prolungato, rechiamoci subito dal veterinario perché potrebbe presentare delle lesioni interne che gli provocano dolore.
- Se micio ama arrampicarsi ovunque, adottiamo delle misure di prevenzione; chiudiamo le finestre, i balconi e i fori di ventilazione, diamogli giocattoli con cui passare il tempo e dotiamolo di un tiragraffi che si sviluppa in altezza, in modo da soddisfare le sue esigenze di avventura. In questo modo, si eviteranno spiacevoli incidenti.
- Rechiamoci immediatamente dal veterinario, in ogni caso. Alcune lesioni sono infatti invisibili all’occhio umano e il veterinario è l’unico in grado di assicurarsi che non si sia incrinato un osso o che non abbia una lesione interna grave.