Quando i gatti sono diventati animali domestici per eccellenza, si pensava esistessero solamente due tipi di pelo: Lungo e corto. Man mano che si sono sperimentate razze diverse, le tipologie di pelo si sono modificate e anche la loro esigenza di toeletta . In questo articolo vedremo insieme tutti i tipi di manto:
- Pelo corto: E’ il più comune e semplice da gestire. Solitamente è il gatto che provvede al mantenimento dello stesso. L’ideale è spazzolarlo una volta alla settimana per evitare che si formino nodi. Il pelo corti puo’ anche essere molto fitto (come quello della razza blu di Russia). E’ sempre bene utilizzare un buon pettine o spazzola per rendere il pelo lucido e non crespo.
- Pelo lungo: I gatti a pelo lungo sono ovviamente i più difficili da gestire in quanto necessitano di grandi cure. Specialmente razze come il persiano andrebbero spazzolate una o due volte al giorno per evitare che si formino nodi e che a lungo andare tirino la pelle del pelosetto.
- Pelo semi lungo: I gatti a pelo semi lungo sono la via di mezzo. Il pelo è diverso dai gatti a pelo lungo che solitamente si avvicina alla consistenza dell’ ovatta. La cura è più semplice: Basta spazzolarli una volta alla settimana per rendere il manto lucido e pulito.
- Pelo riccio: Esistono anche gatti con la pelliccia riccia (simile alla permanente. Il problema delle razze a pelo riccio è che si estinguono se non vengono fatti accoppiare gatti appartenenti a questa stessa razza).
- Gatti senza pelo: Anche se sembrano possano essere i più semplici da gestire, non è proprio così. E’ vero che non avremo il problema dei nodi, ma la pelle è comunque delicata e ha bisogno di cure. Diventa per esempio unta e trae beneficio da bagni occasionali. I gatti senza pelo hanno inoltre bisogno di essere protetti dal freddo e dai raggi solari quando fa molto caldo.
Valutiamo bene tutte le tipologie di pelosetto (e soprattutto la loro cura) prima di adottare perché potremmo incorrere in spiacevoli situazioni e non curare il gatto nel modo più corretto.