Quando decidiamo di adottare un gattino, dobbiamo cominciare ad adattarci al suo carattere forastico e a capire cosa ha assimilato dalla madre e cosa purtroppo quest’ultima non è riuscita a trasmettere al suo micino. Una delle prime situazioni che dobbiamo affrontare è quella delle caviglie graffiate. Veri e propri agguati nei momenti più impensabili. Questo perché molte volte il pelosetto è stato adottato troppo presto e non riesce ancora a dosare la forza perché non gli è stato insegnato. Ci sono invece dei casi dove a prescindere dall’età del gatto, i graffi alle caviglie sono sintomo di altre condizioni. Vediamole insieme:
- Il gatto si annoia: Quando passa troppo tempo da solo e non è stimolato con dei giochi sempre nuovi. Non pensare che una volta lasciata una pallina nella stanza, il gatto ci possa giocare tutto il giorno. Dopo poco tempo si annoierà e non vedrà l’ora di agguantare le tue caviglie una volta tornato a casa.
- Il gatto è frustrato: Se hai un giardino, ma hai vietato al gatto di entrarci, si sentirà arrabbiato e pieno di energie da scaricare. Ricordiamo che adottare un animale comporta delle responsabilità che non possiamo evitare. Quindi negagli troppi svaghi significherà renderlo infelice.
- Il gatto deve condividere gli spazi con altri animali e affonda la sua rabbia verso le nostre caviglie.
- Il gatto sente dolore e si sfoga mordendo la prima cosa che trova davanti (in questo caso le nostre povere caviglie).
Se l’atteggiamento dovesse ripetersi per troppo tempo, portiamo il gatto per un controllo dal veterinario per escludere altre patologie. Non dobbiamo sottovalutare l’istinto predatorio dell’animale. Per farlo sentire soddisfatto proviamo a lanciare un gioco e a farcelo riportare per un paio di volte. Dopo di che possiamo fermarci e premiarlo con uno snack. Lui si sentirà soddisfatto e aspetterà prima di fare un altro agguato alle nostre caviglie.