Succede quasi tutte le notti, andiamo a dormire con il nostro gatto acciambellato vicino alle nostre gambe, e dopo qualche ora comincia l’inferno.
Ogni notte ci facciamo impietosire da quello sguardo ammaliante che promette fusa e coccole fino all’ora del risveglio. Cosa accade al nostro pelosetto durante la notte? Cominciamo dal principio:
I primi sette mesi, il micio si abitua ai ritmi degli umani di sonno e veglia. Alterna pisolini nella sua cuccia al cibo secco oppure umido . Gioca ( la maggior parte del tempo da solo se il suo padroncino lavora) e si crea i suoi piccoli spazi quando non vuole essere disturbato.
Una volta cresciuto, sente il suo istinto predatorio e cominciano i “problemi”. Cosa possiamo fare per evitare che la notte diventi il nostro incubo peggiore? Prova con questi consigli:
- Chiudi la porta della camera da letto. Se abitui il gatto fin da piccolo non avrà problemi durante la crescita. All’inizio farà un po’ di storie, ma se non diamo peso a questi segnali non verrà più a grattare la porta.
- Evitiamo in ogni caso di alzarci e per esempio dargli da mangiare perché rafforzerebbe i suoi gesti.
- Lasciamo dei croccantini a portata di “zampa” e una finestra con la tapparella alzata in modo che abbia degli stimoli appena deciderà di alzarsi.
- Non puniamo il gatto urlando e lanciandogli oggetti perché non capirebbe e si divertirebbe a stimolare nuove reazioni .
Questi consigli non saranno semplici da seguire per chi fosse abituato ad avere il proprio micio nel letto, ma ricordate che una buona educazione consiste nel non permettere al gatto di diventare il padrone di casa rispettando la sua natura e senza invadere la sua vita di regole troppo ferree.
Allora..buonanotte!