Leggenda vuole che i gatti siano creature dalla straordinaria capacità di adattamento, dentro e fuori casa. Si tratta tuttavia di una mezza verità, poiché non tutti gli ambienti forniscono loro ciò di cui hanno bisogno. È proprio in questi casi che il nostro intervento è determinante! Amare un micio significa fare il possibile affinché abbia una vita felice in qualunque posto si trovi, per questo vogliamo condividere con voi questi 5 consigli per una casa a prova di gatto!
1. Partire dalle basi: un luogo dove mangiare e bere
Per tutti gli esseri viventi il nutrimento è un bisogno primario, per questo nella casa del nostro pelosetto non devono mancare croccantini e bocconcini di qualità.
La scelta del gusto può essere orientata sulle preferenze del gatto stesso, sulle sue esigenze (se si tratta di un cucciolo, di un anziano o di un micio sterilizzato) oppure ancora sui nutrienti che riteniamo essere necessari per lui. In caso di dubbi la cosa migliore da fare è rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, per dei consigli mirati sulla dieta da seguire. Posizioniamo le ciotole in un luogo comodo e tranquillo, una dedicata ai croccantini e una all’umido. Facciamo inoltre attenzione che permettano all’animale di mangiare senza sfregare le vibrisse, contatto che a molti di loro provoca fastidio. Per questo motivo sono molto valide le ciotole rialzate e dai bordi molto bassi.
Immancabile è anche l’acqua, messa in semplici ciotole di metallo o ceramica, mentre è bene stare un po’ più attenti alla plastica, che potrebbe in alcuni casi cambiare il sapore del contenuto.
Se il micio mostra un certo interesse per l’acqua corrente, anche la fontanella può essere un accessorio interessante da avere in casa. Questa simula una fonte d’acqua naturale e, grazie a dei particolari filtri, depura l’acqua da elementi potenzialmente nocivi.
L’acqua va sempre posizionata lontana dal cibo, poiché l’istinto porta il micio – in alcuni casi – a temere che le prede morte contaminino le loro fonti d’idratazione, anche ora che non devono più sopravvivere in natura.
2. Parola chiave: verticalizzare (il più possibile)!
In natura il gatto ha numerose occasioni per dare sfogo ai propri istinti di predatore: può correre, saltare, ma soprattutto arrampicarsi. In quanto animale abituato a ragionare in tre dimensioni, per progettare una casa a prova di gatto dobbiamo verticalizzare.
Per verticalizzazione si intende la progettazione di un ambiente che preveda molti luoghi rialzati e che il gatto possa utilizzare a piacimento.
Un esempio perfetto di verticalizzazione è rappresentato dai tiragraffi ad albero, perfetti non solo per l’affilatura per le unghie, ma anche per offrire al micio una postazione sopraelevata per la nanna e il gioco. In commercio ne esistono di tutti i tipi: più semplici, dotati di una semplice colonna con postazione per il riposo, o più complessi, simili a un vero e proprio parco giochi!
Per la verticalizzazione sono ottimi anche mensole e mobili alti, a patto che non siano ingombri di soprammobili fragili o potenzialmente pericolosi, e che – una volta raggiunti – permettano al gatto di scendere facilmente. Per i gattari dotati di un po’ di manualità con trapano e viti, invece, esistono in commercio appositi percorsi verticali per gatti, elementi d’arredo belli da vedere, ma soprattutto ottimi esempi di verticalizzazione!
3. La lettiera (giusta) si vede al momento del bisogno
Un altro momento sacro per il gatto è quello dei bisognini. Toilette aperta o chiusa? Lettiera agglomentante o non agglomerante? In silicio o biodegradabile? La scelta non è affatto scontata, a causa della gran quantità di prodotti in commercio. Per una guida approfondita vi rimandiamo a questo articolo, mentre per avere un’idea generale di ciò di cui il micio potrebbe avere bisogno, ecco qualche consiglio in merito.
Molti gatti preferiscono una lettiera aperta, che permette loro di guardarsi intorno e tenere d’occhio l’ambiente circostante. Per alcuni invece non c’è alcun problema nell’utilizzare una toilette chiusa, utile per evitare che il micio sparga sabbia ovunque nel caso dovesse scavare con troppo entusiasmo, nonché capace di limitare i cattivi odori grazie ai filtri di cui sono dotate.
Sulla scelta della lettiera si potrebbe aprire un ulteriore capitolo: in linea di massima è bene evitare le lettiere dotate di profumazione artificiale, fastidiose per il micio. Le agglomeranti hanno la particolare proprietà di assorbire l’urina e formare una pallina di sabbia, che può essere rimossa comodamente senza cambiare l’intera lettiera. Le non agglomeranti, invece, permettono al micio di coprire comodamente e del tutto i propri bisogni, ma sono più complesse da cambiare in modo parziale.
La lettiera può essere a grana grossa o sottile, a seconda delle esigenze del gatto. Per i cuccioli è solitamente preferibile una sabbia fine, meno fastidiosa per i suoi delicati polpastrelli. La scelta per gli adulti è più complessa: la grana grossa è meno dispersiva e produce meno polvere, ma alcuni esemplari potrebbero non amarla, mentre la grana sottile tende a infilarsi più facilmente tra le zampette del micio, con il rischio di provocare fastidi o essere portata in giro per casa.
Un’altra scelta importante riguarda i materiali. Tra i più diffusi e capaci di assorbire liquidi e cattivi odori c’è il silicio, caratterizzato anche da una notevole resistenza. Le lettiere in silicio sono quindi durevoli e performanti, ma anche più costose e inquinanti, nonché sconsigliato da molti veterinari, per il rischio di reazioni allergiche da parte di alcuni gatti. Una scelta più economica, sostenibile e sicura riguarda le lettiere biodegradabili, composte da materiale naturale (mais, orzo, scarti di legno e altre fibre vegetali), smaltibili nel bidone dell’organico e – in alcuni casi – anche nel water!
4. Dimmi dove dormi e ti dirò che gatto sei
Non è un mistero che i gatti siano dei gran dormiglioni. Per la gran parte del giorno passano il tempo a sonnecchiare ovunque trovino un posto comodo, e verso sera si risvegliano dal loro torpore per giocare o scatenarsi. Questa loro tendenza a “ricaricare le batterie” più volte al giorno deve essere accolta con una presenza massiccia di luoghi dove dormire.
Posizioniamo delle cucce o delle coperte in giro per casa, alcune nei luoghi di uso comune, altre in posti defilati, dove il nostro gatto può rifugiarsi ogni volta che desidera un po’ di quiete. Vanno bene anche scatole, scatoloni o cestini.
Per capire dove sistemarli e quali prodotti utilizzare, possiamo semplicemente osservare i comportamenti del nostro pelosetto: sarà lui a comunicarci dove preferisce rifugiarsi per schiacciare un pisolino!
5. Occhio ai pericoli!
Per un micio, la casa può essere piena di misteri, divertimenti ed emozioni, ma anche di pericoli. Sta a noi individuarli e ridurli, per aiutare i nostri amici a quattro zampe a vivere in piena sicurezza!
Nascondiamo il più possibile dalla vista dei gatti cavi e accessori pericolosi, e facciamo attenzione ai rischi legati alcuni elettrodomestici (per esempio, la possibilità che il gatto entri nel cestello della lavatrice).
Conserviamo in armadietti ben chiusi prodotti chimici e farmaci, teniamo lontane tutte quelle piante che – se mordicchiate o ingerite – potrebbero causare intossicazioni, e non lasciamo incustoditi alimenti tossici o troppo speziati. Alcuni mici non ci si avvicinano nemmeno, mentre altri non riescono proprio a resistere, talvolta con brutte conseguenze!
Proprio perché i gatti amano arrampicarsi su tavoli e mensole, è importante fare attenzione anche agli oggetti fragili, che potrebbero rompersi e tagliare accidentalmente i pelosetti.
Un piccolo consiglio bonus:
L’abbondanza di risorse in casa è importante per un gatto, ma in presenza di due o più esemplari è indispensabile.Ciotole, tiragraffi, giochi, e lettiere (ne vanno posizionate 1 per ogni gatto + 1) sparsi per casa non solo aiutano i mici ad ambientarsi meglio in un ambiente umano, ma sono fondamentali per diminuire i contrasti legati all’utilizzo delle risorse. Facciamo in modo che questi oggetti non manchino e la convivenza sarà molto più facile!
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